Lazio, i funerali di Pino Wilson. Immobile: "Lui la storia di questo club"

L’addio all’immenso capitano alla chiesa di viale Mazzini. Poi verrà sepolto accanto a Maestrelli e Chinaglia
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ROMA - La Lazio saluta Pino Wilson, indimenticabile capitano del primo scudetto datato 1974. Insieme al tecnico Maestrelli e al bomber Chinaglia erano i volti di quella squadra entrata nella storia. Riposeranno insieme nella Cappella della famiglia Maestrelli al cimitero di Prima Porta. Prima della sepoltura, alle ore 11 alla chiesta del Cristo Re in viale Mazzini, i funerali per il dare l’ultimo saluto a Pino. Se ne è andato all’improvviso, lasciando un incredibile vuoto in ogni laziale. Ieri la dirigenza di Formello è sfilata alla camera ardente aperta alle 10 in Campidoglio. Tare era accompagnato da Manzini, Rao e De Martino.

I funerali di Pino Wilson e le parole di Immobile

Tanta gente alla chiesa già prima delle 11, orario d'inizio della messa. Per la Lazio presenti Ciro Immobile, Danilo Cataldi e Manuel Lazzari. Poi Igli Tare, il segretario Armando Calveri e i team manager Manzini e Derkum. Immobile, ai cronisti presenti, ha rilasciato alcune dichiarazioni: "Sono contento che la Lega abbia accettato la proposta della Lazio sulla fascia da capitano rossa e ne vado orgoglioso. Pino è la storia della Lazio, storia della società di cui facciamo parte. Un grande capitano della squadra campione d’Italia. La sua scomparsa così all’improvviso è un grande dolore, ci ha lasciato tutti molto tristi. A lui abbiamo dedicato la vittoria a Cagliari anche se è avvenuta prima, vediamo di regalargli alla famiglia quella con il Venezia e di fare qualcosa per lui. La Lazio del 1974? Noi prendiamo sempre dalla storia che ci insegna molte cose. Pino ci ha insegnato a lottare a vincere, cerchiamo sempre di prendere dai migliori e lui era uno di quelli".

Le parole di Massimo Maestrelli e lo striscione dei tifosi

Striscione da parte dei tifosi della Curva Nord per onorare Pino Wilson: "Sempre a testa alta: in campo e nella vita. Nel trionfo e nella polvere. Ciao capitano!". Commovente anche la lettera di Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, che aveva un legame incredibile con Pino: "Ciao capitano, ai miei occhi lo sei sempre stato. Col tuo modo di essere è inconfondibile stile: spalle alte e schiena dritta. Ringrazio Dio di avermi dato l’occasione di aver condiviso momenti indimenticabili con te, in quel viaggio in treno. Mi hai raccontato la tua storia. I primi ricordi a Tor di Quinto dove scarpini e magli si mischiavano a fucili, pallottole e bersagli. Non riusciamo a gioire fino in fondo dopo la vittoria a Cagliari, la storia della Lazio ce lo insegna. Venivi a casa nostra con le pastarelle e ci davi tanta forza, sei stato costante e ci hai aiutato. Tu e i ragazzi siete stati tutto per babbo. Un sogno umano che si è realizzato. Venivo sempre ad abbracciarvi a fine partita. Ora c’è un nuovo percorso, riposerai con i tuoi cari: il mister, Giorgio. Riposa con loro. Solo tu potevi essere il capitano di quella squadra di matti. Addio Capitano".


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