Lazio, perché Sarri 2025 è il colpo di mercato 2022

Dopo la qualificazione all'Europa League, il prolungamento triennale del contratto dell'allenatore garantisce ai biancocelesti continuità di gestione e programmazione a medio-lungo termine, rafforzando una volta di più la centralità di uno fra i migliori tecnici in circolazione
Lazio, perché Sarri 2025 è il colpo di mercato 2022
Xavier Jacobelli
3 min

Secondo i parametri lotitiani, il nuovo contratto che lega Sarri alla Lazio sino al 30 giugno 2025 non è d'oro. E' di platino. In effetti, 20 milioni lordi assicurati al tecnico nel triennio illustrano lo sforzo titanico del presidente, se paragonati al passato. All tempo stesso, si rivelano una plastica conferma delle ambizioni biancocelesti. Sarri è uno dei migliori allenatori in circolazione e la qualifica se l'è meritata sul campo, ancor prima dell'esperienza laziale: a Napoli come al Chelsea come alla Juve, per citare le fasi più recenti della carriera. Sì, anche alla Juve, cui ha portato l'ultimo dei nove scudetti consecutivi, prima che i bianconeri lo esonerassero in modo sconcertante così come, con metodo altrettanto disorientante, hanno esonerato il successore Pirlo, nonostante un quarto posto e le due Coppe nazionali che Allegri VI non ha rivinto. Ma questo è un altro discorso.

Filosofia vincente

Qui si rimarca l'importanza della svolta di Lotito: in attesa di essere smentiti quando la sessione estiva avrà chiuso i battenti, sin d'ora si può affermare che Sarri 2025 sia il colpo di mercato 2022. Esso garantisce una fondamentale continuità di gestione tecnica, un'evidente opportunità di programmazione a medio-lungo termine, rafforzando una volta di più la centralità del ruolo del signore toscano. Stamane, sul Corriere dello Sport-Stadio, l'incipit di Daniele Rindone non sarebbe potuto essere più efficace: "Chi dice che il sole porta la felicità non ha mai giocato sotto la pioggia'. La frase impressa sulla stampa che campeggia nello studio di Sarri, riassume incisivamente la filosofia di vita dell'uomo e dell'allenatore al quale la Lazio si affida per migliorare il quinto posto e la qualificazione all'Europa League che hanno sigillato la sua prima stagione capitolina.

Romagnoli da prendere

Ora tocca alla società: a cominciare da Romagnoli, biancoceleste sino al midollo, lusingato dal corteggiamento spagnolo di Gattuso e, tuttavia,in caso di approdo a Formello, rinforzo di assoluta qualità dopo la conquista dello scudetto milanista, sebbene in diverse occasioni egli ne sia stato capitano non giocatore (26 le presenze stagionali e 1 gol fra campionato e coppe). Ciò non toglie che assicurarsi il ventisettenne difensore sia un'opportunità da non perdere: sia per la Lazio sia per l'interessato, smanioso di rientrare nel giro della Nazionale a pieno titolo, avendo disputato l'ultima partita  il 18 novembre 2019, a Palermo, quando segnò una delle nove reti rifilate all'Armenia.

Milinkovic da tenere

Sarri ha le idee chiare, a cominciare da Milinkovic Savic il cui like al rinnovo contrattuale del tecnico deve essere considerato più di una prammatica esercitazione digitale. Dipenderà, è risaputo, dall'entità delle offerte per il campione serbo che Lotito riceverà e vaglierà. Ma una Lazio con Sarri 2025 e Milinkovic Savic ancora biancoceleste avrebbe due punti fermi e indispensabili per legittimare le proprie ambizioni. In Italia e in Europa.

 


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