Lazio, Sarri aspetta quattro colpi: la promessa di Lotito

Preso Marcos Antonio (nuovo play), il tecnico biancoceleste ha bisogno del portiere e di due centrali. Non può allenare una squadra senza difesa
Lazio, Sarri aspetta quattro colpi: la promessa di Lotito© Getty Images
Daniele Rindone
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ROMA - È l’immagine di Sarri che dà sollievo ai tifosi laziali. Con un presidente (Lotito) abituato a sfidare, a fronteggiare, a discettare, a cavillare su ogni norma o legge, è la presenza di Mau a far sperare che ogni vuoto sarà colmato, a partire dal mercato. Sarri è a Roma da un anno, ha ben capito le complessità in cui quotidianamente la Lazio e la sua gente si imbattono. Le ha accettate, ha firmato il rinnovo. E’ un Comandante sarrista, ha bisogno di una vita spericolata, ma non all’inverosimile. Sarri si è nominato “rappresentante del popolo” ed è diventato garante. Ha chiesto fatti concreti a Lotito, a parole ha avuto garanzie. Mau aspetta il presidente al varco, conta di accogliere almeno quattro acquisti in ritiro. Scatterà il 5 luglio, si concluderà il 22. Il resto dei colpi (tra cui un terzino e un vice Ciro se non rimarrà Cabral) nel corso del mercato.  

Marcos Antonio, i dettagli

E’ fatta per Marcos Antonio dello Shakhtar, costo 8 milioni. L’arrivo era previsto in questa settimana, è slittato al 20 giugno. E’ il play scelto per raccogliere l’eredità di Leiva. Oggi compie 22 anni, deve pur sempre crescere. L’acquisto è stato avallato da Mau, sempre ben disposto verso i puledri di razza. Sarri è senza portiere e senza difesa. Aspetta il nuovo numero uno e due centrali da associare a Patric, Radu e Kamenovic. Insiste nel volere Carnesecchi nonostante l’infortunio che rischia di costringerlo all’operazione e ad uno stop di due-tre mesi. Con tutti i rischi che un’operazione simile comprende. Sarri aveva dato l’ok all’arrivo di Romagnoli e aveva chiesto nuovamente l’acquisto di Casale del Verona. E’ in ballo Chust del Real Madrid, difensore centrale di 22 anni, proposto dal diesse Tare. Sono i tre obiettivi più gettonati. Non risultato operazioni in chiusura.  

Lazio anno zero

Sarri ha ricevuto rassicurazioni da Lotito altrimenti non avrebbe firmato fino al 2025. Testerà il presidente sulla parola data dopo gli attriti di dicembre e gennaio. A fine campionato si era congedato rivendicando la crescita tattica mostrata dalla squadra e non nascondendo il pericolo che si vada incontro ad un altro anno di costruzione: «Abbiamo fatto un percorso e cambiato modo di giocare a calcio. Ci sono stati tanti problemi e difficoltà, ma i segnali di crescita sono evidenti. Il rischio di perdere qualche giocatore nella prossima stagione c’è, i nostri giocatori possono essere richiesti sul mercato. E il rischio di fare nuovamente un anno zero esiste». Persi Strakosha e Luiz Felipe, con Acerbi in partenza, c’è l’obbligo di ricostruire la difesa blindandola. E’ il reparto che ha sofferto di più il cambiamento, gli infortuni, le indisponibilità e che ha retto meno (i 58 gol subiti ne sono la prova). Sarri non può partire per il ritiro senza avere una linea difensiva su cui lavorare. Ecco perché spinge per avere rinforzi a stretto giro. Lotito è alle prese con l’ennesima battaglia contro la Figc, aspetta di conoscere l’esito del ricorso presentato dalla Lega di A per tentare di bloccare le disposizioni federali in merito alle licenze 2022-23. Si prepara a versare circa 5 milioni per ripianare il deficit e chiudere la pratica iscrizione, sbloccando anche il mercato. Un mercato che non può non viaggiare in parallelo soprattutto in un’estate come questa, programmata per rifondare. Sarri più di tutti ha bisogno di allenare una squadra completa o in via di definizione, già l’anno scorso si ritrovò solo con Hysaj e Romero dei nuovi acquisti. Felipe arrivò in corsa. Kamenovic c’era, ma non c’era. I 17 giorni del primo precampionato laziale servirono a poco o nulla, mancavano vari nazionali, in rosa c’erano giocatori che sarebbero partiti. Un prezzo pagato nei primi mesi, meglio evitare di ripagarlo. Siamo al 13 giugno, fra tre settimane la Lazio sarà radunata a Formello e si preparerà alla partenza. Lotito ha già fatto riesplodere tutti i laziali, manca solo che faccia esplodere Sarri. Lo immaginiamo a Castelfranco di Sopra, il lento bruciare della sigaretta fra le sue labbra presuppone attesa ardente.  


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