Lazio, da Muriqi a Escalante: marea di rientri non graditi

Acquisti sbagliati, ex profili in orbita Salernitana, ragazzi cresciuti nel settore giovanile ma mai sbocciati: diciassette giocatori ai quali deve essere trovata una nuova sistemazione
Vedat Muriqi© LAPRESSE
Carlo Roscito
4 min

ROMA - Una vagonata di ritorni. Poco graditi, è questo il problema. Acquisti sbagliati, ex profili in orbita Salernitana, ragazzi cresciuti nel settore giovanile e mai sbocciati. Nomi a cui si aggiungono i calciatori già in rosa la scorsa stagione e che ora vanno piazzati per esigenze tecniche ed economiche. Una via-vai che rischia di intasare la porta d’uscita. La prima preoccupazione, soprattutto considerando i circa 20 milioni di euro sborsati per il suo cartellino nel 2020, si chiama Vedat Muriqi, in prestito al Maiorca da gennaio. Tornerà alla base: non è stato riscattato, gli spagnoli hanno chiesto lo sconto senza trovare terreno fertile da parte della dirigenza biancoceleste. Lotito e Tare chiedono 12 milioni di euro per evitare la minusvalenza, il Galatasaray sembra il club più interessato, ma c’è anche un nodo legato al Decreto Crescita: l’ex Fenerbahce, in caso di cessione all’estero, comporterebbe la perdita dei benefici validi solo per chi risiede due anni in Italia. In parole povere: la Lazio dovrebbe restituire all’Erario i soldi risparmiati (più o meno 4 milioni) qualora vendesse Muriqi prima della prossima finestra invernale. Una questione fiscale, quindi, che salvo sorprese prevederà la partenza del kosovaro per il ritiro di Auronzo.

Scenari

C’è tutto un esercito da sistemare. La differenza per Vavro è di 1 milione di euro: la Lazio ne chiede 5, il Copenaghen finora si è spinto a 4. Nel frattempo il difensore continua ad allenarsi con i danesi, che ieri l’hanno convocato per l’amichevole contro il Silkeborg. Il campionato ripartirà a metà luglio, per questo lo slovacco sta sfruttando il prestito fino al 30 giugno: preparazione atletica in corso incrociando le dita per un’imminente fumata bianca. Per Escalante e Kiyine è stata decisiva la retrocessione di Alavés e Venezia: il loro riscatto sarebbe diventato automatico con la permanenza in Liga e in Serie A delle due squadre. Al contrario si ripresenteranno a Formello, entrambi con il contratto in scadenza tra due anni. Gli altri che hanno un accordo fino al 2024 sono Rossi (Monopoli), Maistro (Ascoli) e Marino (Piacenza).

Traffico

Servono riflessioni e celerità nei movimenti, tanti sono quelli necessari. Anche perché non può essere dimenticata nemmeno la posizione di tre giocatori che hanno fatto parte del gruppo di Sarri: Acerbi, Akpa Akpro e Moro. L’azzurro aspetta l’affondo di una big, rappresenta il lasciapassare per Romagnoli. L’ivoriano potrebbe dire addio per un altro innesto a centrocampo, il baby spagnolo cerca una soluzione in prestito per trovare continuità. Insomma, un bel traffico in direzione opposta a Roma. Tornando ai rientri tutt’altro che rassicuranti: in 9 sono arrivati a un anno dalla scadenza. Tra questi non figura Fares (2025), ma al conto bisogna sommare Falbo e Dziczek, rimasti senza squadra nell’ultima stagione. Il primo è in prova con il Slaven Belupo (sta svolgendo il ritiro con i croati), per il secondo purtroppo sono subentrate delle problematiche cardiache.

Un altro anno

Lunga la carrellata di quelli col contratto fino al 2023: Jony (Sporting Gijon), Durmisi (Sparta Rotterdam), Lombardi (Reggina), Djavan Anderson (Cosenza e poi Zwolle), Armini (Piacenza), Alia (Monterosi), Morrone (Monopoli), Ndrecka (Teramo) e Casasola (Frosinone e Cremonese). André Anderson e Cicerelli, invece, rimarranno in prestito al San Paolo e al Frosinone per altri 12 mesi. Dal 1° luglio si svincoleranno Lukaku (breve parentesi al Vicenza), Cerbara e Jorge Silva. Adekanye è stato già ceduto al Go Ahead Eagles, sui social si è detto riconoscente dell’opportunità avuta. La Lazio, dal canto suo, lo ringrazia per aver depennato almeno un problema da affrontare in estate.


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