Immobile al comando: la Lazio di Lotito mai così italiana

Con Ciro, Lazzari, Cataldi e Zaccagni ora ci sono Casale Cancellieri e Romagnoli. Acerbi in uscita ma Provedel può arrivare. Sogno Emerson o Valeri terzino
Immobile al comando: la Lazio di Lotito mai così italiana© Getty Images
Fabrizio Patania
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ROMA - Ciro guida la Lazionale. Un segnale di svolta? Chissà. Sarebbe bello vederlo esplodere anche in azzurro. Il ct Mancini lo convocherà a settembre, lo ha appena ribadito e all’orizzonte non si vedono in Serie A altri centravanti italiani in grado di spodestarlo. Scamacca forse volerà all’estero, Belotti è ancora disoccupato. Un dato è certo. Lotito, nei suoi diciotto anni di gestione, non aveva mai costruito una Lazio così italiana. Festeggerà il compleanno della maturità (martedì 19 luglio) salendo durante il week-end nel ritiro dolomitico di Auronzo. Sarri gli chiedeva acquisti giovani, limitando le scommesse all’estero. Il presidente lo ha accontentato. Provate a contarli. Da Immobile a Cataldi, passando per Lazzari, Romagnoli, Casale, Zaccagni, Cancellieri e Acerbi.

Attesa per Provedel

Otto italiani in lista e anche con l’uscita dell’ex Sassuolo il contingente rimarrà inalterato. La Lazio prenderà un portiere italiano da affiancare al portoghese Maximiano. L’obiettivo era e resta Ivan Provedel, ma l’intesa economica con lo Spezia non è stata ancora raggiunta e il ds Pecini deve identificare un sostituto. Il tempo, consegnato Maximiano a Sarri, lavora a favore della Lazio. Lotito ha raggiunto un’intesa con Provedel, in scadenza 2023 e intenzionato (per ora) a non rinnovare con lo Spezia. La fase di stallo precederà, in un senso o nell’altro, la svolta.

I precedenti: tutti incoraggianti

Resta l’inversione di tendenza. Lotito, di solito, faticava a metterne quattro in lista. Sarà contento anche Gravina, suo carissimo nemico. Una garanzia di futuro, perché non si ricordano giocatori italiani sbagliati dalla Lazio dentro un mare di stranieri dal 2004 alla scorsa estate: da Rocchi a Biava e Candreva, passando per Siviglia, Floccari, Mauri, Brocchi e Parolo, non ci sono mai state operazioni sbagliate. Pochi, ma buonissimi in passato. Lo dimostra Acerbi, separato in casa per motivi ambientali. Troverà squadra e Lotito ha la legittima idea di recuperare qualche soldo dal suo cartellino. Sette-otto italiani nel gruppo permetteranno a Sarri di costruire un ciclo e una base su cui sviluppare il progetto. Più facile trasmettere principi di gioco, senso di appartenenza, mentalità.

Questioni di lista

La lista della Lazio sta prendendo forma. Quattordici posti su 17 nell’elenco degli over 22 sono assegnati (Maximiano, Patric, Radu, Marusic, Hysaj, Milinkovic, Luis Alberto, Basic, Felipe Anderson, Immobile, Lazzari, Zaccagni, Romagnoli, Casale). Altri due nomi in uscita (Acerbi, Akpa Akpro) potrebbe essere sostituiti e l’elenco aggiuntivo, possibile per la Serie A, con gli under 22 di cui faranno parte i nuovi acquisti Gila, Marcos Antonio e Cancellieri con Kamenovic e Romero. Raul Moro, richiesto dal Como, dovrebbe andare a giocare in prestito ma i suoi agenti cercano anche in Spagna.

Dal settore giovanile

Sarri forse avrà bisogno di qualche taglio doloroso nella lista per il girone di Europa League e ha poca scelta tra i giocatori formati nel settore giovanile, il cui unico rappresentante di livello oggi è Cataldi. In attesa di un altro portiere e di sistemazione, sta scalando posizioni Marco Alia, classe Duemila, rientrato dal prestito al Monterosi. Se cominciasse domani il campionato, potrebbe essere il vice naturale di Maximiano, scavalcando Adamonis e Furlanetto. Floriani Mussolini, richiesto dal Pescara, forse verrà trattenuto. Ruggeri, Bertini, Marinacci gli altri Primavera candidati a entrare nell’elenco dei giocatori formati dal club. Avrebbe un senso l’investimento su Emanuele Valeri, 23 anni, scuola Lazio, terzino sinistro della Cremonese. Sembra più vicino. Certo il sogno di Sarri, da quella parte, sarebbe Emerson. Oriundo e campione d’Europa


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