Lazio, Patric: "Obiettivo Champions. Romagnoli super, Pedro impressiona"

Il difensore spagnolo ha parlato in conferenza stampa direttamente dal ritiro di Auronzo di Cadore: "Tutti pronti per una grande stagione"
Lazio, Patric: "Obiettivo Champions. Romagnoli super, Pedro impressiona"
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AURONZO DI CADORE - Patric carico per una grande stagione da vivere con la Lazio. Ha da poco rinnovato il contratto, è rimasto perché Maurizio Sarri crede in lui e lo ritiene utile per la difesa. Ad Auronzo, in conferenza stampa, lo spagnolo ha parlato del momento e non solo: "Come detto, è un orgoglio. Vengo da una bella stagione, sto bene con il gioco di Sarri. Cercherò di fare il massimo in allenamento e in partita per portare la maglia della Lazio più in alto".

Il momento di Patric

"Sarri fondamentale per me. Lo scorso anno ha creduto tanto in me. Mi sento bene con la società, ma devi avere stimoli, la voglia di allenarti con la cattiveria giusta. Sarri è stato molto importante, venivo da un anno in cui non stavo bene tra Covid e problemi professionali. Sono contento di fare lo sport più bello del mondo: il calcio. I nuovi arrivi hanno voglia di lavorare, sono bravissimi. Vogliono dare il meglio e questo è un piacere vedere i nuovi e i vecchi che vogliono portare con orgoglio la maglia della Lazio. Come Milinkovic, Ciro, Luis... Io cerco sempre di dare il massimo e crescere come giocatore e uomo. Imparare dai più grandi è un piacere, ed è bello aiutare la squadra giocando di più. Se gioco o no, sono felice di aiutare la squadra. Le critiche? Il calcio è così, ci vedono tante persone e normale che arrivino le critiche. Io ogni giorno faccio il meglio, è bello vivere un momento felice. Siamo in Europa, speriamo che il prossimo anno sia migliore. Romagnoli ha la pubalgia, ma ha tanta voglia. Sapete quanto rappresenta per lui la Lazio, ne abbiamo parlato anche in vacanza quando ci siamo incontrati. Casale è bravo, Gila l'ho visto giocare, è giovane. Deve abituarsi al campionato italiano, ma è forte".

Patric: obiettivo sistemare la difesa

"Cosa ha fatto per me Sarri? La prima cosa è il tipo di gioco che vuole il tecnico. Ero abituato alle categorie inferiori al Barcellona. Spostare la palla, aggredire l'avversario. Certi movimenti li avevo fatti anche da piccolo. Lui mi capisce dal punto di vista mentale. Da quando abbiamo iniziato a Natale sono stati presi tanti gol. Siamo un blocco, la difesa funziona se lavora l'attacco e centrocampo. Se saltano due linee ci attaccano in tanti e difendono in poche. Siamo in inferiorità, ma la squadra piano piano si sta impegnando. Tutti corrono tanto, speriamo sia un anno ancora migliore. Pedro? Non ho parole, quando ero piccolo lo vedevo tutte le domeniche. L'ho visto crescere, stava al Barcellona B con Guardiola. I gol, la crescita: 35 anni ha umiltà, sembra un bambino. L'obiettivo stagionale? Senza dubbio la nostra lotta è arrivare tra le prima quattro. Ci sono buone squadre, ma puntiamo in alto. Anche per la società è fissato l'obiettivo, siamo pronti mentalmente. Questo è l'obiettivo principale".


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