Pagelle Lazio: Gila in bambola, Cataldi si perde

Una notte da incubo per i biancocelesti, travolti dal Midtjylland: una prestazione insufficiente per tutta la squadra
Pagelle Lazio: Gila in bambola, Cataldi si perde
Daniele Rindone
TagsLazio

Sarri (all.) 4
Ha riperso la Lazio, svaccamento vecchia maniera, la negazione di tutto quello che pensava di aver risolto. Nuovo esame di coscienza, nuovi scrupoli.  

Provedel 5
Si salvi chi può. L’ha salvato la traversa, poi è stato crivellato. Un balzo struggente aveva evitato il tris, ne sono arrivati 5. Un rigore l’aveva parato e aveva fatto rifunzionare i piedi. 

Lazio, le scuse di Immobile e la resa di Sarri 

Hysaj 4
Toreato da Isaksen. Spiana la strada per il primo gol, un presagio su tutta la partita. Anche un pallone omaggio ai danesi. Ko tecnico. 

Gila 4
Scuse non accettate. Fa girare Paulinho (primo gol), scivola spalancando la porta a Kaba sul secondo. Rischia un autogol fortuito. Perde un pallone sanguinoso. Sviatchenko colpisce alle sue spalle. Ci siamo capiti. 

Romagnoli 4
Annichilito, anche lui. Il furore dei kamikaze per provare a fermare la furia Isaksen, l’ha abbattuto in contropiede beccando un giallo.  

Radu 4
Ruggini gloriose. Dreyer gli ha fatto venire le vertigini. 

Marusic (8’ st) 4
Bracca Isasksen, rigore netto. La mazzata dopo il gol di Milinkovic. Solo randellate. 


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Vecino 4
C’era solo da tirare, non da passare a Pedro su quell’assalto centrale. In pieno trip da subito. 

S. Milinkovic (8’ st) 5  
Il gol a bruciapelo (sesto in Europa League, primo da fuori area), poi inutili leziosismi. 

Cataldi 4
Causa il rigore del 3-0, insulti ritmati all’arbitro, zero impulsi geometrici. Ha perso la bussola. 

Marcos Antonio (24’ st) 5
Ha provato ad essere intraprendente.  

Luis Alberto 5 
Niente scrosci geniali, poche soluzioni dal cilindro (palo su corner), ma nel primo tempo era stato l’unico a provare a sbilanciare i danesi. 


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Felipe Anderson 4 
Annebbiato, di nuovo titubante. Laboriose e sterili gimkane. Un paio di spunti finali. 

Immobile 4 
Abbandonato alle sue zolle per tutta la partita, indignato con se stesso e con la squadra. L’assist per
Sergej, a filo d’erba. 

Romero (31’ st) 5 
L’esordio nella notte-incubo. Falloso su Pione Sisto, ha accesso qualche fiammella davanti.  

Pedro 4 
Piccoli falò al rientro a sorpresa. Un tiro a giro, un cross in fuga, seguendo solo il cuore. 

Cancellieri (8’ st) 5 
Ala, vice Ciro. Ha provato a trascinare tutti di peso sparacchiando, chiedendo un rigore, tentando il secondo gol. Tutto d’istinto. 


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Sarri (all.) 4
Ha riperso la Lazio, svaccamento vecchia maniera, la negazione di tutto quello che pensava di aver risolto. Nuovo esame di coscienza, nuovi scrupoli.  

Provedel 5
Si salvi chi può. L’ha salvato la traversa, poi è stato crivellato. Un balzo struggente aveva evitato il tris, ne sono arrivati 5. Un rigore l’aveva parato e aveva fatto rifunzionare i piedi. 

Lazio, le scuse di Immobile e la resa di Sarri 

Hysaj 4
Toreato da Isaksen. Spiana la strada per il primo gol, un presagio su tutta la partita. Anche un pallone omaggio ai danesi. Ko tecnico. 

Gila 4
Scuse non accettate. Fa girare Paulinho (primo gol), scivola spalancando la porta a Kaba sul secondo. Rischia un autogol fortuito. Perde un pallone sanguinoso. Sviatchenko colpisce alle sue spalle. Ci siamo capiti. 

Romagnoli 4
Annichilito, anche lui. Il furore dei kamikaze per provare a fermare la furia Isaksen, l’ha abbattuto in contropiede beccando un giallo.  

Radu 4
Ruggini gloriose. Dreyer gli ha fatto venire le vertigini. 

Marusic (8’ st) 4
Bracca Isasksen, rigore netto. La mazzata dopo il gol di Milinkovic. Solo randellate. 


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