Lotito: “Resto presidente di una grande Lazio"

Il patron biancoceleste dopo l'elezione al Senato: "L'impegno politico non mi distoglierà dalla società. Sarri e squadra ideali per vincere”
Lotito: “Resto presidente di una grande Lazio"© ANSA
Daniele Rindone
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ROMA - Alla buvette, la Senators’ Lounge di Palazzo Madama, finalmente ci entrerà con il pass da senatore e non da turista-aperitivista. Elettoralmente vittorioso, trionfante, Claudio Lotito. Per il divulgatore del calcio didascalico e moralizzatore è iniziata la stagione politica, ritardata negli ultimi anni (2018) da falchi e falchetti. «Vorrei lavorare per la polis», era il suo sogno. Nelle sue raffigurazioni letterarie ha sempre detto che il politico deve seguire Manzoni («l’utile per iscopo e l’interessante per mezzo»), anche Pascoli e la poetica del fanciullino. Entusiasmo civile, la politica del fare, fedele a queste coscienze Lotito è stato candidato e ha dominato la scena in Molise con Forza Italia. Ha strappato il 43%, una ventina di punti percentuali più di Ottavio Balducci del M5S (23,9%) e di Rossella Gianfagna del centrosinistra (23,7%), i doppiati. E’ stata la seconda miglior performance di Forza Italia dopo i numeri della Calabria: «Porterò le istanze dei molisani in Parlamento con la stessa determinazione che ho impiegato nella campagna elettorale», è stata la promessa del senatore Lotito, segue ai proclami.

La Lazio

Non è mai stato profeta in patria, lontano dalla Roma laziale ha forza pubblica. Il presidente sinestetico, nello sdoppiamento, ha dato la sua parola ai molisani: «Non sarò di passaggio». E ha ribadito la sua parola alla Lazio, conserverà la carica di presidente, non è incompatibile, sarà anche accanto alla squadra. Lotito è sulla scia dei presidenti-senatori (Achille Lauro e il Napoli, Dino Viola e la Roma, Vittorio Cecchi Gori e la Fiorentina, Berlusconi e il Milan), intraprenderà una doppia missione. Nella notte post-elezioni erano rimbalzate le sue prime dichiarazioni calcistiche, raccolte da lalaziosiamonoi.it nel quartier generale politico. Immobile ha parlato di scudetto, Lotito s’è accodato: «Non ci facciamo mancare nulla. Abbiamo allestito la squadra per renderla sempre più competitiva, ci sono tutte le possibilità». Lotito nei giorni scorsi aveva scritto un editoriale per il prossimo numero di Lazio Style Magazine, in edicola in questa settimana, ne pubblichiamo alcuni stralci in anteprima: «Cari tifosi biancocelesti, la stagione sportiva 2022-2023 è cominciata in maniera decisamente positiva. La Lazio ha una rosa competitiva, una sua fisionomia di gioco, è coraggiosa, non rinuncia mai ad attaccare e fare la partita... incarna l’ambizione di tutta la società, che sul suo allenatore ha voluto costruire un nuovo progetto. Il patrimonio tecnico è stato molto rafforzato. I nostri migliori calciatori, che le grandi d’Europa vorrebbero, sono rimasti qui. In più, sono arrivati giocatori importanti, giovani ed esperti... Sono soddisfatto dell’importante riscontro in termini di presenze allo stadio, con una campagna abbonamenti che ci ha portato a superare le 26mila presenze fisse nelle partite di casa e anche del bellissimo supporto che viene dato in trasferta. Quando il tifoso laziale c’è, si vede e si sente. E la nostra squadra fa tutto per ripagare questo affetto: lotta su ogni pallone, non si arrende anche di fronte a risultati inaspettati, mostra audacia e determinazione...». Lotito ha investito come mai in passato, s’è legato a Sarri per vincere: «Il nostro punto di forza sono le certezze, avere una squadra competitiva, un pubblico splendido, non essere secondi a nessuno...». Ha dedicato pensieri alla Lazio Women, alla Lazio Primavera e al figlio Enrico, fresco di esordio dirigenziale: «Per entrambe le squadre l’obiettivo è tornare dove meritano. Per questo, ho voluto dare a mio figlio Enrico un ruolo di primo livello nella società, per la gestione di entrambe le compagini e del settore giovanile, sapendo che potrà portare nuova linfa in termini di energia giovane e grande attaccamento ai colori biancocelesti». Lotito, anche da senatore, si conferma presidente non transeunte: «Un impegno non semplice, non mi distoglierà dalla Lazio. Nelle partite in casa, quando possibile in trasferta, come anche a Formello non mancherà la mia presenza a fianco della squadra, per il successo di questa grande famiglia».


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