Lazio, Immobile sempre in dubbio: nuovi esami giovedì

Confermato l'edema muscolare, dopodomani l'attaccante si sottoporrà a nuovi controlli e verrà fatto il punto della situazione: Sarri non vuole correre rischi
Lazio, Immobile sempre in dubbio: nuovi esami giovedì© Marco Rosi / Fotonotizia
Daniele Rindone
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ROMA - Vita da casalingo per Ciro Immobile, immortalato ieri su Instagram in una delle simpatiche love stories della moglie Jessica. Ciro, lontano dall’Italia e da Budapest, sbucciava fagioli borlotti in cucina. Un’immagine tenera e simpatica, non proprio il massimo per un bomber irrefrenabile come lui. Deve pazientare, l’infortunio che gli ha fatto saltare Inghilterra e Ungheria non è superato e lo tiene a rischio per lo Spezia. Ciro, dopo il rientro di domenica dal ritiro dell’Italia, ieri mattina è stato sottoposto a controlli dai medici biancocelesti. Nel pomeriggio la Lazio ha pubblicato un comunicato: «Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che il calciatore Ciro Immobile è stato sottoposto in Paideia International Hospital ad esami clinici e strumentali. Il calciatore ha già iniziato le cure specifiche del caso e verrà sottoposto a monitoraggio clinico quotidiano. Ulteriori esami strumentali verranno ripetuti nei prossimi giorni per quantificare i tempi di recupero». Il ciclo di terapie, iniziato ieri nel Lazio Lab di Formello, proseguirà fino a domani. Ciro sarà rivisitato e giovedì verrà sottoposto a nuovi controlli. Domenica sembrava dovesse partire per Budapest, pur non giocando, solo per supportare gli azzurri. Ma la risonanza magnetica cui era stato sottoposto dopo la colazione aveva confermato la persistenza dell’edema al bicipite femorale della coscia destra. La scelta di tornare a Roma è stata condivisa dal prof Ferretti (dell’Italia) e dai medici della Lazio.

Il programma

Gli esami di ieri hanno confermato il quadro clinico e sconsigliato qualsiasi utilizzo, anche in allenamento. Un punto sarà fatto giovedì. Se le cure avranno fatto effetto si valuterà se farlo allenare in modo differenziato nella stessa giornata o venerdì, altrimenti rimarrà ai box. L’edema deve riassorbirsi, c’è poco da fantasticare. Ciro resta in fortissimo dubbio per il match con lo Spezia (domenica ore 12,30), immaginarlo in campo da titolare sembra un’illusione, forse riuscirà ad accomodarsi in panchina. Meglio non azzardare ipotesi. Immobile non si allena da giovedì scorso, sabato mattina (prima di Italia-Inghilterra) aveva svolto un leggero lavoro differenziato a San Siro. Se salterà lo Spezia ci riproverà per la trasferta di Graz in Europa (giovedì 6 ottobre alle ore 18,45), la terza soluzione è riaverlo a Firenze il 10 ottobre. Sarri non consentirà forzature, è già alle prese con gli stiramenti di Lazzari (spera di tornare a Firenze, difficile prima) e di Casale (almeno 20 giorni di stop). Basic e Zaccagni sono reduci da fastidi, ma di recente si sono allenati regolarmente. Mau all’orizzonte vede 12 partite, inizieranno domenica, si concluderanno il 13 novembre. Non può permettersi di perdere altri uomini. Ritroverà la squadra oggi a Formello, ci sarà anche Milinkovic, salterà la gara tra Serbia e Norvegia di stasera per squalifica.

L'attesa

Immobile ha abituato tutti a recuperi lampo, a volte pagati a caro prezzo. Si ricorda il caso scoppiato nella settimana post Marsiglia (4 novembre 2021) e Salernitana (7 novembre). A metà settimana si giocava in Europa, in casa dell’Olympique, Ciro era in dubbio alla vigilia. Si parlò di virus intestinale, era anche dolorante per via di una distorsione ad un ginocchio risalente al match di Bergamo (30 ottobre). In Francia giocò con un’infiltrazione. Finì 2-2, Immobile segnò l’1-2 (poi il pareggio di Payet), sorpassò Piola (160 gol). Rigiocò contro la Salernitana la domenica seguente (3-0, primo gol di Ciro). Ma il fastidio al ginocchio, giocandoci su, provocò un infortunio da “sovraccarico” al polpaccio sinistro. Il caso esplose in nazionale. Martedì 9 novembre Ciro parlò di sogni in conferenza stampa, poche ore dopo venne alla luce l’edema al polpaccio sinistro. Tornò a casa. E fu bufera Lotito-Italia. Stavolta, coincidenza a parte, si sono evitati incidenti diplomatici ed è meglio evitare lunghi stop.


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