Lazio, Lazzari gioca in anticipo: vuole esserci con lo Spezia

Il terzino biancoceleste freme: Sarri ne valuterà l’esito degli esami facendo calcoli
Lazio, Lazzari gioca in anticipo: vuole esserci con lo Spezia© BARTOLETTI
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Lazzari ci prova. Poteva non farlo, vuole farlo. Effettuerà un test oggi, a 18 giorni dall’infortunio di Lazio-Verona (11 settembre). Si era stirato, per un primo grado si può restare fermi 20 giorni. Lui freme. Una settimana fa, la Lazio, attraverso un comunicato, aveva informato che gli «esami clinici e strumentali hanno confermato il quadro di lesione di primo grado a carico del bicipite della coscia destra». Gli esami dei giorni scorsi avevano evidenziato miglioramenti e oggi sarà fatto un tentativo. Sarri ne valuterà l’esito facendo calcoli. Lazzari, con la sua esplosività, e per la sua importanza, va tutelato il più possibile. Soprattutto alla vigilia di un mini-calendario di 12 partite. Mau è tentato da rilanciarlo subito, deve evitare ricadute. Ha perso Casale e non può perdere terzini, sono tre per due posti, da occupare organizzando le rotazioni.

Sarri, le mosse

Se sarà rischiato Lazzari toccherà a lui e a Marusic contro lo Spezia. Hysaj è rientrato dopo gli impegni con l’Albania, nell’ultima partita contro l’Islanda ha giocato nei 13 minuti finali. E’ riposato. Ieri non c’era in campo a Formello così come Gila, Vecino e Milinkovic. I primi due hanno giocato martedì. Il Sergente era rientrato due giorni fa, si era allenato regolarmente, ieri era assente per motivi familiari. È stato in Serbia ai funerali della nonna, oggi sarà di nuovo a Formello. Sarri dovrebbe puntare principalmente sui giocatori rimasti a disposizione durante la pausa, a parte Provedel. Lazzari o Hysaj a destra, Patric e Romagnoli centrali, Marusic a sinistra. Milinkovic e Cataldi a centrocampo. E Luis Alberto, 30 anni ieri, potrebbe ripartire titolare. Ha festeggiato dedicando una frase alla Lazio e ai laziali: «Sono felice di festeggiare con la mia seconda famiglia». Era subentrato contro Verona e Cremonese, l’ultima partita dall’avvio l’ha giocata contro il Napoli il 3 settembre, è trascorso un mese (pausa a parte). Le chance di rientro se le giocherà con Basic considerando le fatiche internazionali di Vecino: ha giocato da titolare venerdì contro l’Iran, ma è uscito al 72’. E’ entrato martedì contro il Canada, giocando 18 minuti. Potrebbe essere rilanciato in Europa.

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Lazio, il tridente

L’attacco dipende dalle condizioni di Ciro, oggi si sottoporrà a nuovi controlli. Svolge terapie, non è tipo che si arrende anche se le possibilità di recupero sembrano più basse delle chance di rientro. Un punto si farà, se ci saranno miglioramenti risolutivi rispetto alla microlesione subita al bicipite femorale della coscia destra potrà allenarsi in modo differenziato oggi. Domani e sabato proverebbe con carichi diversi. Sarebbero i medici e Sarri a decidere se lanciarlo dal primo minuto in campionato o nella trasferta di giovedì a Graz. Felipe Anderson e Zaccagni, così come Pedro, hanno lavorato per tutta la pausa. Sarri non ha mai rinunciato a Felipe. Zaccagni, invece, ha sfruttato gli stop e le convalescenze di Pedro per giocare. C’è bisogno di tutti e tre per variare tridente e distribuire il minutaggio.


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