Sarri, il doppio piano per una Lazio in orbita

Oggi la Fiorentina, nel giro di un mese le sfide contro Udinese, Atalanta Roma e Juve per consolidare la Champions. Il tecnico aspetta risposte. Prima della sosta si deciderà anche il destino in Europa League
Sarri, il doppio piano per una Lazio in orbita© ANSA
Daniele Rindone
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ROMA - Quanto lontani sembrano, tanto vicini sono. In apparenza sono agli antipodi, Lotito e Sarri. Il presidente, venerdì durante le celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Maestrelli, ha confessato di lavorare per lo scudetto: «Manca la cosa più importante». Sarri, due giorni prima a Graz, aveva ammonito tutti: «La più grande cazzata che possono fare i giocatori è ascoltare storie sullo scudetto». Lo spassoso siparietto non deve confondere le idee. Lotito non è impazzito e Sarri non è inconsapevole. Nelle differenze di forma e di misura, lavorano entrambi da un anno per costruire una Lazio vincente e avvincente, dove possa arrivare lo dirà il tempo.

Il piano di Mau

Sarri sa di essere il Maestro che Lotito ha scelto per provare a riscrivere la storia. Sa che il popolo biancoceleste riconosce nel suo calcio la metrica che può scandire un tempo diverso. Sa che perdere la dimensione della realtà può essere fatale. Ecco perché non vuole che nessuno cada in tentazione, continua a chiedere umiltà alla Lazio, lo farà anche oggi a Firenze (ieri non ha parlato, chissà che ci siamo persi). Per la banda di Mau inizierà un mini girone dantesco, si concluderà il 13 novembre. La sfida del “Franchi” sarà la prima proposta da un calendario che nelle prossime tre giornate di campionato proporrà anche le sfide contro l’Udinese rivelazione (all’Olimpico domenica) e l’Atalanta scatenata (il 23 ottobre a Bergamo). Dopo il match con la Dea, all’Olimpico arriverà la Salernitana. Poi ci sarà il derby del 6 novembre, si giocherà in casa contro il Monza il 10 novembre e il 13 i biancocelesti saranno ricevuti dalla Juve a Torino. In questa data, che anticiperà lo stop Mondiale, si potranno tirare le prime somme sul cammino Champions ed anche quelle del cammino di Europa League. Sarri ha un doppio piano da sviluppare nel giro di un mese: consolidare la posizione Champions e battere Sturm Graz e Midtjylland tra giovedì prossimo e il 27 ottobre per poi andare a Rotterdam, contro il Feyenoord, il 3 novembre, tre giorni prima del derby.

La striscia

La Lazio si presenterà a Firenze dopo le vittorie centrate contro Verona, Cremonese e Spezia, è attesa da un esame diverso. Ha 17 punti, con tre in più salirebbe a 20, a -3 dal Napoli, a -1 dall’Atalanta. Terrebbe il ritmo di Udinese (ieri bloccata dall’Atalanta) e Milan, terrebbe a distanza Roma, Inter e Juve. Vittorie, continuità, pedalata sicura, difesa al riparo, maggiore dominio della partita: in Italia sta riuscendo tutto questo, in Europa meno. Sarri spera di continuare a garantirsi un rendimento leggermente superiore ai 2 punti a partita. Le tre vittorie di fila (Verona, Cremonese e Spezia) non s’erano mai verificate con lui in panchina, finalmente ha infranto questo limite, sembrava un anatema. Centrare il poker significherebbe avere conferme di costanza e persistenza mentale. Anche Mau è curioso di vedere come la Lazio affronterà il prossimo trittico di partite in campionato e di come proverà ad effettuare uno scatto esplosivo in Europa. Ha ammesso che la squadra non è pronta per lottare su tre fronti, almeno per ora. Tocca alla Lazio convincerlo del contrario. E’ l’ora.


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