Lazio, difesa di ferro: Sarri nella scia di Eriksson

Cinque clean sheet consecutivi: Sven arrivò a sette nel 1998. A Bergamo con Patric-Romagnoli: il tecnico alterna le coppie centrali finora i risultati non sono cambiati
Lazio, difesa di ferro: Sarri nella scia di Eriksson© LAPRESSE
Daniele Rindone
5 min

ROMA - Messaggio a uso interno per la Lazio: la porta deve restare chiusa. E’ l’ordine di Sarri, vale per tutte le coppie di difensori che sceglierà. Le ha composte e ricomposte, finora il risultato non è cambiato. Ha dato fiducia a tutti, non solo a Patric e Romagnoli. Ha lanciato Gila in Europa e Casale in campionato. Li ha associati a Romagnoli o Patric, senza paura di spostare quest’ultimo sul centrosinistra. Si può immaginare lo spirito con cui la Lazio tornerà in campo dopo l’infortunio di Ciro, soprattutto su un campo bollente come quello di Bergamo. Mau ha chiesto e continuerà a chiedere di non perdere verve e di conservare gli equilibri trovati quest’anno.

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I dati

La Lazio ha la miglior difesa del campionato (5 gol subiti), ha centrato cinque clean sheet di fila, solo una volta ha fatto meglio ottenendone sette, tra il febbraio e il marzo 1998 con Eriksson in panchina. Tutte le cifre difensive certificano l’evoluzione che la squadra ha compiuto. Nei cinque campionati top europei solo Atalanta e PSG hanno subito meno gol nei primi tempi (uno contro due dei biancocelesti) mentre dopo l’intervallo solo Union Berlino (due gol subiti), Barcellona e Villarreal (uno) hanno fatto meglio della Lazio (tre reti incassate). Sarri spera di uscire indenne da Bergamo, contro l’Atalanta spesso sono nate goleade, si sono vissute partite sul filo. La tenuta difensiva è stata garantita in casa e fuori. La Lazio ha vinto senza subire gol le ultime due trasferte di campionato (contro Cremonese e Fiorentina), non centra i tre successi esterni di fila dal dicembre 2020 e i tre clean sheet esterni consecutivi dal febbraio 2016. I cinque gol incassati nelle prime 10 giornate hanno un dettaglio in comune: 4 reti su 5 sono arrivate su sviluppi di calcio piazzato, è la percentuale più alta del campionato. Sarri predica più attenzione, tutto è perfezionabile. 

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Il turnover

Sarri aveva scelto Casale e Romagnoli contro l’Udinese, dopodomani ripartirà da Patric e Romagnoli. Ha deciso di dare fiducia a tutti per garantirsi un turnover ragionato tra campionato e Coppa. E’ un piano che sta pagando e che spera paghi anche in futuro. Patric e Romagnoli vanno salvaguardati, sono giocatori che in passato hanno sofferto infortuni muscolari o indisponibilità varie. Alternando le coppie centrali si possono distribuire i minutaggi e averle fresche. Romagnoli ha giocato 745’ in campionato, totale di 998’. Patric 753’ in campionato, 876’ totali. Casale solo 236’ in campionato, non ha ancora giocato in Europa, ha pagato il lancio ritardato e un infortunio. Gila ha giocato 410’, in maggioranza in Europa (344’), in campionato solo 44’. La percezione. Sarri dopo l’Udinese ha spiegato la scelta di puntare su Casale e Romagnoli e pur senza esagerare nelle esaltazioni ha fatto un ecomio alla squadra: «Abbiamo scelto di puntare sulla fisicità di Casale e Romagnoli per la fisicità dell’Udinese, erano freschi perché in Europa avevano giocato Gila e Patric. Vedo una squadra che sta diventando adulta, disposta al sacrificio, questa è la base su cui appoggiarci, non guardo i punti. In due mesi non è possibile dire di aver sistemato tutto, ma ci stiamo lavorando». E non smette di lavorarci. 


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