Luis Alberto valuta l’addio alla Lazio già a gennaio

Finito il rapporto con il tecnico, che vorrebbe utilizzarlo come chiave di mercato: il Mago è pronto a prendere in considerazione una partenza. Il caso sarà approfondito durante la pausa
Luis Alberto valuta l’addio alla Lazio già a gennaio© Marco Rosi / Fotonotizia
Daniele Rindone
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ROMA - Il Mago, nella valigia, non ha giochi di prestigio. Ha il suo futuro. Luis Alberto e la Lazio sono ad un bivio. Il rapporto con Sarri è di nuovo ai minimi termini e lo spagnolo sta riflettendo realmente sulla possibilità di partire a gennaio. Non è più solo Sarri a chiederne la partenza, è il giocatore a valutarla direttamente. Durante la sosta sarà riletta e approfondita la posizione.

Nuovi dissidi

I manager della You Firts dovrebbero tornare a Roma dopo la visita di ottobre per incontrare il diesse Tare. Luis Alberto, dopo un inizio tribolato con Sarri, in estate s’era messo in testa di restare, di dare il meglio dall’inizio della stagione. Sono nati nuovi dissidi. Le panchine delle ultime partite e il cambio nel derby, con Luis Alberto a bordocampo acciaccato ma pronto a rientrare, hanno creato nuove tensioni. Il giocatore non s’è neppure scaldato contro il Monza, era con le scarpe da ginnastica in panchina. A Torino è entrato nel secondo tempo. Sarri rimprovera a Luis certi comportamenti. Luis si lamenta per la gestione dell’allenatore. Andare avanti così non interessa a nessuno, nemmeno allo spagnolo. In passato ha sempre vincolato la sua partenza al ritorno in Spagna, al Siviglia. Stavolta sarebbe disposto a valutare anche altre destinazioni pur di partire. Tra i due litiganti non riesce ad inserirsi la società e si trova a dover gestire il caso. Piazzare Luis Alberto sul mercato non è facile, soprattutto a gennaio. In pochi spendono cifre alte, per cederlo servono almeno 20-25 milioni. Il Mago può essere una carta per intavolare scambi o per allestire operazioni in prestito, incrociate. Ma dipende dalle contropartite. L’indice di liquidità blocca di nuovo le entrate. Per acquistare (a meno di cessioni remunerative) occorre che il giocatore in uscita abbia gli stessi parametri del giocatore in entrata. Luis Alberto guadagna 2,8 milioni, con i bonus si avvicina a 4 milioni. È un ingaggio alto, difficilmente copribile.

Le soluzioni

Sarri ha parlaro di Luis Alberto più volte negli ultimi giorni. Giovedì sera ha detto «ha qualità enormi e carenze». A Torino ha aggiunto «io non ho remore nei confronti di nessuno, sento lo staff, vedo gli allenamenti poi mi chiudo in una stanza da solo e decido chi gioca». In campionato ha deciso di lanciare Luis Alberto solo 5 volte dall’inizio. Già in estate, prima e dopo l’arrivo di Vecino, lo spagnolo era convinto che avrebbe giocato poco. Così è stato. Non è un mistero, Sarri aveva scelto Ilic del Verona per rimpiazzarlo. Dal mercato non sono mai arrivate offerte. In Spagna ad ottobre hanno rilanciato indiscrezioni legate al Siviglia, ipotizzando uno scambio con Rafa Mir, centravanti spagnolo, 25 anni, è gestito da Jorge Mendes. Luis Alberto può essere utilizzato come pedina di scambio, anche se certe operazioni non sono mai state considerate da Lotito e Tare. Si trovano però a gestire una circostanza particolare. Sarri non riesce a gestirlo, spinge per sbloccare il mercato con la partenza di Luis. Chiede un terzino, il preferito è sempre Parisi dell’Empoli, ma è valutato 15 milioni. È spuntato il nome di Rafa Silva, jolly offensivo del Benfica, valutato 20 milioni. Sono cifre da fantacalcio con il mercato da sbloccare. Al di là dei papabili rinforzi, tenere Luis Alberto in rosa da separato in casa non è possibile. Sarri avrà certamente calcolato che perderlo a gennaio significherebbe rinunciare ad un uomo di qualità. Da rimpiazzare come e con chi?


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