Lazio, Romero: "Cresciuto con i video di Veron. Sarri fondamentale"

Il baby biancoceleste festeggia i 18 anni e pensa al futuro: "Squadra con grande potenziale, pensiamo a gara dopo gara"
Lazio, Romero: "Cresciuto con i video di Veron. Sarri fondamentale"© Getty Images
3 min

ROMA - Luka Romero maggiorenne, il baby argentino festeggia 18 anni in casa Lazio. Festa con i compagni a Formello e torta biancoceleste. Ai microfoni del canale ufficiale del club, Luka ha raccontato la sua giornata e non solo: "Grazie a tutti per gli auguri. Oggi pomeriggio ci sarà l'ultimo allenamento, poi avremo dieci giorni di riposo, andrò a Maiorca dove continuerò ad allenarmi. Prima della partita contro il Monza ero in stanza con Pedro, non so perché ma non riuscivo a dormire. Pensavo già a un'eventuale esultanza per un mio gol, è stato un segno del destino. Mi sono passati in testa tutti i sacrifici fatti, sentire lo stadio gridare il mio nome è stato emozionante”.

Uno sguardo al futuro

“Mio padre amava giocare a calcio, ha smesso di farlo per seguirmi in Italia altrimenti avrebbe continuato. Quando sono arrivato lo scorso anno, non conoscevo la lingua. Poi però tutti i miei compagni di squadra mi hanno accolto bene e questo è stato importante, mi ha aiutato. L'allenamento quotidiano è importante, devi stare sempre bene per rendere al meglio. Molte volte, arrivato a casa dopo l'allenamento, andavo a correre. Questa voglia me l'ha trasmessa mio padre. Non pensavo di partire dall'inizio contro la Juve, quando l'ho saputo ero molto nervoso, era normale però visto che era la mia prima da titolare in casa di una grande squadra. Questa Lazio ha tante potenzialità, stiamo andando bene ma dobbiamo sempre dare il massimo perché ci sono ancora tante partite da giocare. Pensiamo a gara dopo gara, puntando a vincere sempre. Sarri mi dà molti consigli, mi aiuta molto”.

Gli obiettivi

"Siamo un gruppo unito, veniamo tutti a Formello con il sorriso. Seguirò il Mondiale, l'Argentina ha una grande squadra che può fare molto bene, anche se non sarà facile. Nella storia della Lazio ci sono stati tanti argentini, mio padre mi faceva vedere sempre i video con le migliori giocate di Veron. Conoscere Messi in Nazionale è stato pazzesco, ai tempi del Maiorca non ebbi il coraggio di chiedergli la maglia. In Italia si mangia bene, amo la pasta. L'affetto dei tifosi è incredibile, mi dà una grande forza. Mi fermano spesso per una foto, è una grande emozione. Tutti i calciatori di questa Lazio sono importanti, cerco di imparare tanto da loro. Non ho ancora fatto niente per lasciare il segno nella storia, sono molto tranquillo e punto a sfruttare tutte le occasioni che mi concede il tecnico".


© RIPRODUZIONE RISERVATA