La Lazio torna a lavorare: 48 ore di test per tutta la squadra

Stamattina la ripresa, prima del via agli allenamenti la squadra sarà sottoposta ad un accurato screening
Carlo Roscito
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ROMA - Bentornati a Formello: salire sulla bilancia, prego. Poi in campo per i test atletici previsti alla ripresa. La Lazio sotto esame, Sarri riabbraccia la rosa e rivaluta lo stato di forma generale dopo la parentesi di vacanza concessa. I calciatori si presenteranno nel centro sportivo dalle 10 alle 19, dovranno effettuare il test isometrico e quello di Mognoni (per valutare la soglia anaerobica). Anche la giornata di domani sarà utilizzata per svolgere test cardiopolmonari. Il pallone ricomparirà venerdì, quando comincerà a tutti gli effetti la preparazione invernale. C'è la necessità di ricondizionare la rosa in vista della ripartenza di gennaio.

Programmi

Un mese intero per recuperare gli acciaccati e mettere nuova benzina nella gambe. La squadra era arrivata in emergenza - e di conseguenza quasi in riserva - alla trasferta di Torino con la Juventus, ultima partita prima della sosta per il Mondiale in Qatar. Due giorni di osservazione e check up atletico, soltanto dopo il via alle sedute vere e proprie, tecniche e tattiche. È stata programmata una doppia sgambata per venerdì e sabato. Vanno confermati i passi in avanti dimostrati in stagione, i biancocelesti sono quarti in classifica (insieme all'Inter) dopo le 15 giornate disputate, la corsa Champions non permette rallentamenti, si deve ripartire subito a mille in campionato.

Condizioni

La notizia migliore è il rientro dei giocatori in infermeria tra ottobre e la prima metà di novembre. Immobile, frenato dai problemi muscolari dalla sfida con l'Udinese in poi, si era riunito ai compagni a ridosso del rompete le righe. Fermato inizialmente per una lesione al bicipite femorale sinistro (tra primo e secondo grado), poi escluso dai convocati per l'Allianz Stadium a causa di un affaticamento alla coscia destra. Guai smaltiti, potrà usare il periodo di stop per ricarburare. I polpacci hanno invece bloccato Zaccagni e Lazzari. Il loro protocollo riabilitativo volge al termine, a breve si riaggregheranno. L'ex Spal si è detto quasi pronto, aveva riportato uno stiramento al polpaccio nel turno infrasettimanale con il Monza. Era il 10 novembre, sono passati 20 giorni precisi. Non c'è fretta per la mancanza di match ufficiali in vista. 

Recuperi

L'attaccante, al contrario, era riuscito a evitare la lesione, ma era stato costretto ad alzare bandiera bianca pagando gli sforzi del derby contro Monza e Juventus. Patric era l'altro ai box: ha perso posto nelle gerarchie difensive per la crescita di Casale e la contemporanea infiammazione al collaterale del ginocchio con cui ha dovuto convivere. Si è curato in Spagna attraverso allenamenti individuali, anche da lui si aspettano risposte immediate. Sarri, di sicuro, dovrà rinunciare a Milinkovic e Vecino, i due laziali impegnati in Qatar con Serbia e Uruguay. Nel terzo confronto della fase a gironi si giocheranno le chance di qualificazione agli ottavi e il conseguente ritorno posticipato nella Capitale.

Piano

Il tecnico, in attesa di ritrovare l’intero gruppo, studierà i carichi di lavoro a cui sottoporre i calciatori in questa fase anomala della stagione. Si inizierà gradualmente, le prime 48 ore saranno utilizzate esclusivamente per fare il punto sulle condizioni della sua Lazio. Nel frattempo si attende ancora la decisione definitiva sul ritiro a Belek, in Turchia: i contatti proseguono, ma il tempo stringe. Il piano si sta definendo, entro due giorni dovrà essere concretizzato o meno. L’alternativa è la permanenza a Formello, forse la soluzione più gradita all’allenatore.


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