ROMA - Si fa bastare anche gli attimi per continuare a regalare bagliori di futuro. I suoi ingressi sono emozionali, guardi il campo e lo trovi sempre pronto a sprintare, ad attaccare pallone e difese, a puntare avversari. Luka Romero ha acceso l’Olimpico anche giovedì, negli ultimi dieci minuti di Lazio-Bologna. Non ha fatto niente di che, ogni suo scatto è accolto come una scossa. Un paio d’accelerazioni e di raid li ha garantiti anche in Coppa Italia. Sarri gli ha concesso 5 minuti a Lecce e 10 col Bologna dopo averlo lanciato contro il Monza nel secondo tempo e da titolare con la Juve. Luka Romero, nelle idee della Lazio, smetterà in fretta le sembianze del ragazzino. E’ già di fronte al primo snodo del destino: è in scadenza a giugno ed è pronto a firmare il primo contratto da maggiorenne. La chiusura dell’operazione s’avvicina, giovedì all’Olimpico c’erano alcuni dei suoi rappresentanti, sono rimasti a Roma. Lo sbarco era previsto in questa settimana ed è stato confermato. Siamo alle battute finali di una trattativa iniziata ad ottobre e che sembrava pronta per la definizione a novembre. La pausa ha posticipato i tempi, l’obiettivo è chiudere entro la prossima settimana.
L’accordo è in fase di perfezionamento. Si stava ragionando su una base di accordo fino al 2026, dunque su un contratto quadriennale. La novità è l’inserimento di un’opzione fino al 2027. Romero da tempo ha deciso di continuare in biancoceleste, convinto dal progetto, conquistato dall’accoglienza e dall’amore dei tifosi. Essendo in scadenza è di nuovo nelle condizioni di firmare per altri club, ma non lo farà, ha dato la sua parola. La Lazio lo aveva preso nell’estate 2021 strappandolo alla concorrenza internazionale. Al tempo l’argentino aveva 16 anni e non poteva firmare per più di tre stagioni, firmò per due perché mancavano due anni alla maggiore età. S’era liberato dal Maiorca, disse sì alla Lazio. E’ stato un acquisto a parametro zero, i biancocelesti hanno riconosciuto solo un premio di formazione al club spagnolo ed è stato già pagato: 150.000 euro.
I dettagli
A Romero sarà riconosciuto un ingaggio da big, da 800 mila euro, il doppio dell’attuale stipendio. Viaggia su cifre ragguardevoli per l’età perché tutti sono convinti della sua esplosione, che il futuro sarà suo. Romero è un ragazzo semplice, finora nulla l’ha cambiato, niente lo ha reso vanitoso né l’arrivo alla Lazio né il primo gol segnato contro il Monza. Continua a vivere con i genitori, il papà Diego è un ex calciatore, lo ha seguito a Roma. Luka fa gli straordinari a casa, dai social spesso rimbalzano immagini di lavori extra svolti di sera. Sa che per diventare qualcuno nel calcio bisogna essere disposti a sudare, a sacrificarsi. Non ci casca nella vanità, Romero. E deve continuare a non cascarci in questo vizio molto comune tra i baby giocatori. Spera di avere nuove grosse chance, sta a Sarri guidare la sua crescita. Nelle gerarchie l’argentino ha sorpassato Cancellieri, rimasto in panchina giovedì. E’ stato riscelto Romero per dare il cambio a Pedro. Pedrito l’ha eletto suo erede: «Ha mentalità, io non ero così alla sua età. Ha un futuro».