Lazio, Lotito e la verità sul Flaminio: "Il progetto? Non lo presento..."

Il patron biancoceleste ha parlato della questione stadio e dell'impianto storico della Capitale: "Il piano B è costruire da un'altra parte"
Lazio, Lotito e la verità sul Flaminio: "Il progetto? Non lo presento..."
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ROMA - "Il Flaminio è uno stadio che in base alle norme di sicurezza attuali ha 16mila spettatori. Per noi sarebbe inadeguato, serve uno stadio perlomeno da 45mila spettatori. Li facciamo ogni partita. Il primo problema è la capienza, il secondo è la copertura. Non possiamo tornare agli anni '60 in cui andavamo allo stadio con l'ombrello". Claudio Lotito ai microfoni di Radiosei torna a parlare della questione riguardante lo storico impianto della Capitale. Da mesi si vocifera di un possibile progetto biancoceleste per il recupero, ma ad oggi sembra tutto fermo. Lotito fa chiarezza e insiste: "Il terzo problema è nei parcheggi e nella viabilità. E questo potrebbe essere risolvibile, ho studiato tutto. Per fare queste cose, però, ci vogliono autorizzazioni, e lì andiamo a cozzare con posizioni che non sono in linea con queste situazioni. Il progetto lo presento se so che potrà essere approvato, altrimenti neanche lo presento".

Il possibile piano B

"Il piano B è la realizzazione dello stadio da un’altra parte. A quel punto il Comune mi dice di non essere disponibile, perché non vuole occupare altre aree. Siamo prigionieri di una situazione da 19 anni, Veltroni rifiutò dicendomi che volessi fare una speculazione. Tutte le cose che consideravano elementi ostativi, sono poi stati risolti. Quindi non erano così impossibili. La Lazio è in buone mani, mio figlio ha grande entusiasmo. Dalla mattina alla sera sta a Formello. Crescerà, arriverà anche lui ad avere totale autonomia. È innamorato della Lazio, ci mette impegno e cuore. Ho detto a tutti che la Lazio la darò a mio figlio, da questo punto di vista sta in buone mani. Non sta in mani straniere che vedono solo il business. Abbiamo delle potenzialità che dobbiamo coltivare tramite i fatti”.


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