Romero, il rinnovo con la Lazio è ora più lontano

Futuro incerto per l’argentino: serve una nuova intesa sui 5 milioni di commissioni
Romero, il rinnovo con la Lazio è ora più lontano© Marco Rosi / Fotonotizia
Daniele Rindone
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ROMA - A 18 anni contano solo le emozioni che ti danno il calcio e la maglia che indossi, quelle che provi e fai provare: «Contento per la mia prima partita da titolare in Europa. Forza Lazio sempre!». Dal profilo Instagram di Luka Romero non si sprigiona inquietudine, solo euforia giovanile. Non si parla di contratto, di futuro. Ogni riferimento è al campo, è alla Lazio che gli ha dato fiducia, al mondo che lo coccola. Curioso, il destino. Sceglie gli appuntamenti. Giovedì Romero ha esordito in Europa da titolare, non partiva dall’inizio dal 13 novembre, Juve-Lazio. E’ successo nel momento di massima tensione con il suo agente Ramadani. Mercoledì sera, 24 ore prima della partita di Cluj, Lotito si è riunito con il manager per tentare di sbloccare l’impasse e chiudere l’accordo sul rinnovo. Non ci è riuscito. L’intesa continua a mancare, le distanze vertono sulla commissione da 5 milioni pattuita con l’agente nel giugno 2021. A Lotito sono venuti dubbi. Non ha detto propriamente no, ma vorrebbe ridiscutere le modalità di pagamento. Non un versamento cash, slegato da condizioni. Ma un pagamento da riconoscere negli anni di pari passo con l’evoluzione del giocatore. Ci si è lasciati con l’idea di risentirsi nei prossimi giorni.

I fatti

Sempre più nubi incupiscono la trattativa. E’ una storia che scorreva liscia, s’è complicata sul più bello. Sorprende perché per mesi sono rimbalzate solo rassicurazioni sull’esito del rinnovo, dato in fase di chiusura già a fine ottobre. La firma era annunciata per fine novembre. Scollinato il mercato invernale sono emerse altre verità. Ramadani fa leva sugli accordi di giugno 2021, quando portò Romero alla Lazio a zero. Aveva offerte da mezza Europa e un principio di accordo con il Napoli. All’epoca c’era in ballo il rinnovo di Koulibaly (suo assistito) con De Laurentiis e gli azzurri stavano ragionando anche sulla possibilità di prendere Romero. Saltò tutto. Nel frattempo alla Lazio arrivò Sarri e Ramadani, manager che aveva curato il trasferimento di Mau al Chelsea, propose alla Lazio Romero senza contratto a Maiorca e il diesse Tare colse al volo l’occasione. L’accordo con Ramadani era il seguente: contratto di 3 anni al ragazzo da 400 mila euro a stagione con promessa di rinnovo al compimento della maggiore età e pagamento di una commissione di 5 milioni alla firma, scontata di 5 milioni. Lotito non si oppose. Romero ha compiuto 18 anni il 18 novembre scorso e la Lazio già da settembre s’era mossa per blindarlo nei tempi pattuiti. La società aveva offerto un quinquennale, l’entourage e la famiglia del giocatore erano più per un accordo triennale. La Lazio ha aperto ad un contratto di tre anni (fino al 2026) con opzione per il 2027. L’operazione è in stallo, sarebbero tornati in ballo anche i termini contrattuali. Ora serve l’opera diplomatica di Tare per ammorbidire Ramadani ed evitare che Romero parta a zero a giugno, lo stesso vale con Kezman per il caso Milinkovic (scadenza 2024). Missioni quasi impossibili, c’è poco da smuovere. A Formello, da un anno, ci sono più rovi che rinnovi.


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