Lazio, Luis Alberto e Sarri: è scoppiato l'amore

Ora in piena sintonia con il tecnico, lo spagnolo è diventato pedina fondamentale. E la voglia di andare via non è più così scontata
Lazio, Luis Alberto e Sarri: è scoppiato l'amore© ANSA
Carlo Roscito
3 min

ROMA - E arrivò Cupido, scoccò la freccia e scoppiò l'amore. Il sacrificio e la dedizione tattica come fondamento del loro rapporto, ora indiscutibile, come raccontano minutaggio e atteggiamenti in campo. Sembravano due mondi diversi, quelli di Sarri e Luis Alberto: vuoi vedere che gli opposti si attraggono davvero? Pretenzioso e rigoroso il tecnico, guai a uscire dai suoi dogmi calcistici. Spirito libero e inventiva senza catene lo spagnolo, meglio non imprigionarlo in movimenti troppo schematici, sentiva imprigionata la sua qualità. Era così, non lo è più: si sono avvicinati fino a fondersi, è venuta fuori una meraviglia di rendimento. Alto gradimento reciproco. Il Mago, oltre a lucidare e far splendere la bacchetta, ha cominciato a seguire con convinzione il vangelo secondo Sarri. Benedetta sosta del Mondiale, nel suo caso: l'allenatore, tra tanti aspetti su cui recriminare, può ringraziare il Qatar per avergli consegnato la migliore versione di Luis Alberto.

Scatto

Un altro passo da dicembre, testa focalizzata al massimo dalla preparazione-bis in poi. Uomo fondamentale nella volata Champions, chi l'avrebbe detto dopo i primi due mesi di campionato? Sarebbe rimasta abbassata la mano anche dei due diretti interessati. Nuovo anno, nuova connessione. Il centrocampista si è sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda diventando un perno fondamentale. Leader tecnico e carismatico, trascinatore nel derby, senza la necessità di entrare nel tabellino dei marcatori o sotto la voce "assist-man" per lasciare il segno. Gestore dei tempi e delle tensioni, velocizzatore della manovra e amministratore dei ritmi. La Lazio, in superiorità numerica per l'espulsione di Ibañez, ha dovuto ricorrere al furore e poi alla saggezza, una volta siglato il vantaggio con Zaccagni.

Libertà

Prestazione da uomo cardine, quasi da consigliere di Sarri. Confronti live con la panchina nei momenti di stop, una riflessione tattica continua. Viveva da pedina svogliata e spaesata, ci ha preso gusto a muoversi nello scacchiere biancoceleste. Tutta un'altra complicità rispetto al passato, ai giorni di insofferenza e di costanti segnali lanciati alla Liga. Il Siviglia, stando a quanto riportano in Spagna, sarebbe pronto a un nuovo assalto in estate. La voglia di partire di Luis Alberto non più così scontata. Adesso risente la fiducia massima, quella che in passato gli era stata concessa totalmente da Inzaghi. 

Testa

Il Mago ha capito dove e come esprimere il suo talento anche nel nuovo corso iniziato nel 2021: pieni poteri alla fantasia, a patto di non dimenticare i compiti assegnati. «Luis vuole libertà? Lo stesso vale per Felipe Anderson, Immobile e Milinkovic...», aveva scherzato Sarri dopo la sfida con la Sampdoria, risolta proprio da una perla all'incrocio dell'andaluso. Contro la Roma è stata la sua undicesima partita di fila da titolare in campionato, nel 2023 ha saltato solo la trasferta di Lecce (4 gennaio) per un fastidio al ginocchio, il resto sono state gare disputate e azzeccate. Sostituito quattro volte contate, s'è perso per strada soli 59 minuti totali. Ieri non si è allenato, ha ricevuto il permesso societario, nessuno pensa più ai mal di mancia da quando è arrivato Cupido. La sua freccia, colpito Luis al cuore, è diventata l'arma migliore di Sarri.  


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