Lazio, Tare: "Vedo un futuro roseo. Rinnovo Milinkovic? Ne parleremo..."

Il ds biancoceleste, prima della sfida con lo Spezia, ha commentato il momento della squadra e degli obiettivi: "Puntiamo al secondo posto"
Lazio, Tare: "Vedo un futuro roseo. Rinnovo Milinkovic? Ne parleremo..."© Getty Images
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LA SPEZIA - "Inutile sottolineare quanto sarebbe importante chiudere al secondo posto, è un obiettivo prefissato ad inizio stagione. Rispetto all'anno scorso, la squadra ha fatto un altro passo avanti per quanto riguarda l'organizzazione: abbiamo numeri importanti, siamo la miglior difesa. Questo obiettivo è fondamentale per la crescita del progetto Lazio". Igli Tare ha le idee chiare su quale sia l'obiettivo della squadra. Il ds biancoceleste, a Sky Sport prima del fischio d'inizio del match contro lo Spezia, ha continuato: "Milinkovic e Luis Alberto? La cosa più importante da sottolineare è che sono due giocatori che hanno un legame molto forte con la Lazio e questo incide molto. Luis Alberto ha un contratto un po' più lungo rispetto a Milinkovic-Savic: a bocce ferme, ci siederemo attorno al tavolo e vedremo cosa accadrà. Sono giocatori che possono dare ancora tanto a questa squadra: non ci sono giocatori che non vogliono giocare la Champions League, ma si deciderà tutto a campionato finito".

Le parole di Tare

"Il percorso per maturare è lungo, che parte da molto lontano. Abbiamo avuto sempre conti in regola e abbiamo creato un gruppo competitivo sia dentro che fuori dal campo. Nei 19 anni di presidenza di Lotito, c'è da sottolineare il fatto che il percorso di questa società è sempre stato in crescita e lo testimoniano anche i numeri. Negli ultimi 10 anni, fino alle ultime 4-5 giornate di campionato abbiamo lottato per andare in Champions League. Ricordo la partita con l'Inter persa all'ultima giornata nella stagione 2017/18. Per la crescita di una società, serve la programmazione: da noi c'è sempre stata, siamo sulla buona strada e penso che il futuro della Lazio possa essere ancora roseo. Uscire dall'Europa non è stata una scelta: quando faremo le analisi, potremo anche capire i motivi per cui siamo usciti sia dall'Europa League che dalla Conference League. Non è facile gestire una stagione in cui si gioca ogni tre giorni e non è facile preparare le partite. Raggiungendo obiettivi importanti, poi c'è la possibilità di programmare in maniera ancora più importante: dobbiamo proseguire su questa strada".


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