Milan-Lazio, Sarri tenta la fuga da Champions

Se batte i rossoneri, scava un solco incolmabile e blinda il suo futuro
Milan-Lazio, Sarri tenta la fuga da Champions© ANSA
Fabrizio Patania
4 min

ROMA - Ultime curve del circuito Champions. Lotito attende la qualificazione, Sarri è impaziente. Aspetta l’incontro per pianificare la prossima stagione. Ha persino stoppato (o rallentato) la firma di Uribe, centrocampista del Porto in scadenza di contratto, perché non avrebbe senso prenderlo senza conoscere il destino di Milinkovic e sapere se Luis Alberto resterà o cercherà di nuovo il trasferimento in Spagna. Chiede acquisti mirati in base alle necessità e caratteristiche complementari, così ha suggerito di congelare le manovre in attesa di tagliare il traguardo, poi comincerà a ragionare di futuro e di mercato. Meglio non ripetere il caso di Marcos Antonio, preso al posto di Leiva e confidando nell’arrivo, in seguito sfumato, di Ilic. Ironia del destino, complici gli infortuni di Cataldi e Vecino, oggi Mau dovrà aggrapparsi al piccolo play brasiliano, titolare per la quinta volta in campionato, per reggere l’urto del Milan. «Se teniamo palla e controlliamo il gioco, emergono le sue qualità. Dal punto di vista fisico, qualcosa paghiamo» ha spiegato il tecnico, giustificando la scelta di averlo tenuto in panchina per buona parte della stagione.

Svolta

Marcos Antonio in regìa tra Milinkovic e Luis Alberto, insidiato da Basic. Un centrocampo di soli fantasisti non si è mai visto, forse verrà presentato a San Siro e dovrà provare a mettere il timbro sulla qualificazione Champions. La rimontona dell’Inter di Inzaghi, ex avvelenato, aveva fatto precipitare il mondo biancoceleste nel vortice della paura. Felipe e Basic, schienando il Sassuolo, hanno allontanato i timori e risistemato la classifica. Oggi, di nuovo al Meazza, Sarri fiuta la grande occasione. Se batte il Milan va in fuga, scavando un solco forse incolmabile con il quinto posto, anche se i conti andranno fatti dopo Roma-Inter (ore 18) e Atalanta-Juve (domani). Una sconfitta con Pioli, al contrario, accorcerebbe le distanze e ci sarebbe da soffrire nelle ultime quattro giornate. Due variabili possono condizionare la volata. Il processo sportivo e la possibile penalizzazione della Juve, l’esito di Europa League e Champions se vincessero due squadre italiane (Milan o Inter, Roma o Juve) senza piazzarsi tra le prime quattro in Serie A. In questo unico caso, Lotito sarebbe certo dell’ingresso in Champions solo arrivando al secondo o al terzo posto. La quarta scivolerebbe in Europa League. Ecco perché Sarri si vuole mettere al sicuro nel più breve tempo possibile e rifiuta qualsiasi tipo di tabella. Ci sono 15 punti disponibili, per l’aritmetica al momento ne servono 9, può ancora succedere di tutto.

Volo

La Lazio, questo è innegabile, sarebbe favorita da un’eventuale classifica avulsa. E’ in vantaggio sulla Roma e parte dal 4-0 dell’andata con il Milan. Nei confronti diretti è sotto solo con la Juve. In caso di arrivo ex aequo con Inzaghi e Gasperini, deciderebbe la differenza reti generale: +28 Lazio, +25 Inter, +17 Atalanta. Le ultime uscite non hanno dato la sensazione di una condizione brillante, ma preparando una sola partita a settimana, dopo l’eliminazione in Conference, Sarri ha accelerato. Nelle ultime undici giornate, nessuno ha totalizzato 25 punti come la Lazio. Pioli, invece, è stato frenato dalla Champions, pagando a carissimo prezzo il turnover. Il pensiero del derby in arrivo con l’Inter peserà? E in che misura? La crisi del Milan toccò il punto più basso a gennaio dopo il crollo dell’Olimpico. Da allora i rossoneri hanno ritrovato Maignan e recuperato il miglior Leao. Fa una certa differenza.


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