Lazio, maledizione pali e traverse: il dato che sorprende

Da Immobile a Luis Alberto: quando la traiettoria risulta beffarda. I ragazzi di Sarri sono secondi in A per legni colpiti
Lazio, maledizione pali e traverse: il dato che sorprende© LAPRESSE
4 min
Marco Ercole
ROMA - Con un pizzico di precisione in più, chissà, forse la classifica sarebbe stata migliore. Difficile dirlo, la certezza matematica non esiste in certi ragionamenti. Quel che è certo, però, è che la Lazio fino a questo momento è la seconda squadra della Serie A per numero di legni colpiti in queste prime 12 giornate. Se il Frosinone è leader di questa sfortunata classifica a 12, subito dopo a quota 9 c'è la squadra di Sarri, che condivide la posizione sul podio con il Napoli fino a ieri di Rudi Garcia, oggi di Walter Mazzarri.  

Il dato sui pali e traverse

Un numero alto, per una media di una volta ogni 0,75 partite. L'ultima proprio nel derby, con quel palo di Luis Alberto ancora negli occhi dei tifosi, un tiro di prima intenzione dal limite dell'area che avrebbe potuto scrivere il copione di un'altra sfida rispetto a quella che è stata. E invece, il rumore sordo del legno ha strozzato in gola l'urlo di tutto lo stadio biancoceleste, lasciando il risultato sullo 0-0 che poi è rimasto invariato fino al triplice fischio. Per lo spagnolo quello è stato il secondo legno consecutivo in questa stagione: già contro il Bologna, infatti, il Mago ne aveva colpito un altro, direttamente da calcio d'angolo (nella stessa gara c'era stata pure una traversa di Castellanos, ma il gioco era stato fermato per un fallo fischiato contro l'argentino).

I pali di Immobile: il dato

Il primatista è Immobile, sfortunatissimo sotto questo punto di vista, soprattutto nella prima parte di stagione. Sono suoi i tre che hanno avviato la serie, collezionati tutti nei primi 5 turni. Ha cominciato nel debutto con il Lecce, sul risultato di 1-0 a favore della Lazio, quando il suo tiro deviato dal piede di Falcone è andato a sbattere contro la traversa. E nella partita successiva con il Genoa, il pallonetto tentato su Martinez (con i rossoblù avanti 1-0) ha ottenuto lo stesso epilogo. Ha preso il palo, infine, nel match casalingo con il Monza pareggiato 1-1. Ciro ha visto Di Gregorio deviare sul palo una sua girata al volo che avrebbe significato un nuovo vantaggio biancoceleste e la sua personale doppietta: tutti episodi potenzialmente decisivi e capaci di fare la differenza. 

Tutti i legni della Lazio

Il complicato rapporto di Immobile con i legni è stato poi ceduto ai compagni di squadra. A raccoglierne l'eredità è stato inizialmente Matteo Guendouzi, con la sassata terminata sulla traversa nel match con l'Atalanta all'ottava giornata. Fortunatamente per la Lazio, però, non ha inciso negativamente sul risultato finale. E lo stesso discorso vale per i tre legni seguenti, arrivati tutti nella partita al Mapei Stadium con il Sassuolo al rientro dopo la sosta di ottobre per le Nazionali. Prima c'è stata la traversa colpita in occasione del primo calcio d'angolo, con il campanile che si è alzato dopo il miracolo di Consigli su Romagnoli. Poi il palo di Zaccagni, che sempre su corner era riuscito a impattare bene il pallone e, a chiudere il tris, l'altro arrivato sul meraviglioso tiro al volo da fuori area di Cataldi. 

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