La Formula Due di Marco Baroni funziona sempre meglio e, così, la Lazio vola grazie a Dia e Castellanos. Dopo il Milan, il nazionale senegalese ha segnato anche al Verona mentre il nazionale argentino è alla terza rete nelle prime quattro partite di campionato. Evidentemente, l'attaccante è gratificato sia dal ruolo di titolare fisso sia dall'esordio con l'Albiceleste campione del mondo, registrato il 5 settembre scorso a Buenos Aires, dove l'Argentina ha sconfitto il Cile in una partita valida per le qualificazioni al mondiale 2026. Dell'intesa fra Dia e Castellanos si giova la Lazio, da Baroni votata a un calcio maggiormente offensivo e propositivo, forte del supporto di due esterni di qualità della caratura di Zaccagni e Isaksen. Lo raccontano l'azione che ha portato al gol dell'ex salernitano, pronto ad infilarsi negli spazi aperti dal compagno reparto e il calcio d'angolo procurato dallo stesso Castellanos, la cui successiva spaccata non ha perdonato Montipò.
Due gol a partita
Più in generale, la formazione di Baroni ha palesato una condizione atletica generale in chiaro progresso, contro un Verona che all'Olimpico ha affrontato gli avversari a viso aperto, cedendo alla distanza dopo avere temporaneamente riagguantato il risultato grazie al primo gol in serie A del danese Tengstedt, in prestito dal Benfica. Nell'anno del grande cambiamento contrassegnato soprattutto dalla partenza di Immobile, totem biancoceleste, l'assetto con il doppio attaccante consente alla squadra di viaggiare alla media di due gol a partita, come l'Atalanta. Nelle prime quattro giornate di campionato, soltanto Napoli, Inter e Milan, con 9 reti a testa, hanno fatto meglio. Buon segno.