Lazio, fermati 40 tifosi ad Amburgo: cosa è successo

Nessun arresto, solo stati di fermo, misura cautelare già revocata, per gli ultras biancocelesti in città per il debutto in Europa League contro la Dinamo Kiev: la ricostruzione
dal nostro inviato Daniele Rindone
2 min

AMBURGO - Nessun arresto, solo stati di fermo, misura cautelare già revocata. I 40 ultras della Lazio (le prime ricostruzioni tedesche ne segnalavano 50) fermati nella notte di Amburgo erano in possesso di alcuni oggetti atti ad offendere: mazze, non coltelli come riportato in un primo momento dal portale del quotidiano Hamburger Abendblatt. È stato predisposto il Daspo per Dinamo Kiev-Lazio di stasera e il divieto di avvicinarsi ad alcune zone della città. Nessun incidente era stato segnalato, i fermi erano scattati dopo controlli preventivi effettuati in città intorno alle 23. Gli ultras erano in transito nella zona del Municipio. La società biancoceleste ha comunicato a tutti i tifosi presenti ad Amburgo “per la gara contro la Dinamo Kiev che è stato organizzato un meeting point in città nell'area 'St. Pauli', da dove si potrà raggiungere a piedi, in circa 20 minuti, la stazione dei treni con i quali raggiungere il Volksparkstadion in totale sicurezza. Il percorso sarà scortato dalla pubblica autorità, sia in fase di afflusso che di deflusso”.

Dinamo Kiev-Lazio, nessun tifoso arrestato

La Curva Nord, su Instagram, poco prima aveva fissato il ritrovo a Rathausmarkt dalle 18. Pochi minuti fa nuovo comunicato della Lazio: “In relazione alle notizie circolate sugli organi di stampa, si segnala che questa notte è stata effettuata una operazione di controllo su un gruppo di soggetti presenti nel centro della città. Sono stati rinvenuti, durante la perquisizione, oggetti atti ad offendere. Il gruppo è stato oggetto di fermo di polizia e di divieto di accesso allo stadio. Non risultano arresti. Si invita la tifoseria laziale a seguire le informazioni già fornite dalla Lazio per raggiungere in condizioni di sicurezza lo stadio di Amburgo”. La Digos italiana è stata in contatto dall’Italia con la polizia tedesca, non era stata chiesta cooperazione.


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