Baroni prima di Lazio-Ludogorets: "Cali di tensione? No, serve una grande prestazione"

L'allenatore dei biancocelesti ha parlato alla viglia della gara valida per la quinta giornata della fase campionato di Europa League: cosa ha detto
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"Sottovalutare l'avversario? Rischio che non contemplo. È la partita più importante della nostra Europa League, davanti ai nostri tifosi. Nessun calo di tensione, dobbiamo fare una grandissima prestazione, lo possiamo fare". Così Marco Baroni  alla vigilia di Lazio-Ludogorets, gara valida per la quinta giornata della fase campionato di Europa League, che vede i biancocelesti proprio in testa.

Baroni: "Zaccagni da valutare"

La Lazio sta vivendo una stagione impressionante. Un punto dalla testa in Serie A, prima a punteggio pieno in Europa League. Sul momento Baroni ha commentato: "Nel calcio non esiste io, esiste il noi. Ci sono tutti, da voi allo staff, alla squadra e alla società. Domani è una grande occasione per noi, ci può avvicinare a un risultato importante. Affrontiamo una squadra tosta. Dobbiamo rimanere concentrati. Dobbiamo provare a essere competitivi in tutte le competizioni, lo dobbiamo a tutti". Per la partita, potrebbero non esserci due giocatori fondamentali: "Zaccagni ha preso una contusione, così come Romagnoli che ha avuto un piccolo problemino. Sono da valutare".

"Noslin? Mi assumo le responsabilità su di lui"

Marco Baroni ha quindi parlato di Noslin:" Mi assumo la responsabilità. È un ragazzo giovane arrivato in una piazza importante. Gli ho creato le condizioni migliori per giocare, lui dà sempre disponibilità. Ora cercheremo di centrarlo in ciò che sa fare bene. Ha grandissima qualità ed è un grande professionista. Ci sarà la possibilità di vederlo all'opera, la squalifica l'ha penalizzato. Domani potrebbe partire centrale: tende ad accentrarsi, è molto bravo vicino alla porta". Infine ha ribadito quello che deve essere il leitmotiv della squadra: "Questa è la squadra più forte che ho allenato. Credo che questa rosa abbia ancora ampi margini di miglioramento. La nostra cultura deve essere quella del lavoro".


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