Lazio, senti Isaksen tra Sinner, Salah e la fidanzata calciatrice

L’attaccante danese parla ai canali ufficiali del club biancoceleste prima della sfida contro l’Atalanta
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ROMA - L’attaccante danese Gustav Isaksen a poche ore dalla partita di campionato contro l’Atalanta parla della sfida contro la formazione di Gasperini. "Sarà un'altra grande partita - afferma ai canali ufficiali del club - non sarà facile vincerla, sia per noi che per loro ma conosciamo il nostro valore: cercheremo con tutte le forze di conquistare i tre punti. Sogno di vincere lo scudetto con la maglia della Lazio.

Isaksen e l’esperienza in biancoceleste

“All'inizio della mia esperienza c'era Sarri che non parlava inglese - afferma l’attaccante danese - quindi se non sapevi la lingua diventava difficile capire le tattiche. Adesso conosco la maggior parte dei termini ed è più facile capire ciò che chiede Baroni: il mister ha aiutato tantissimo dandomi subito fiducia, ha capito che, con le mie qualità, avrei potuto dare una mano alla squadra. Imparare l’italiano è stato importante per capire tutto ciò che mi accade dentro e fuori dal campo. Amo la cucina romana, la pasta alla amatriciana è il mio piatto preferito. Nel tempo libero mi piace giocare a scacchi: mi rilassa, e aiuta la mia mente anche in campo. Da piccolo tifavo per il Liverpool - ammette il calciatore laziale - adoro Salah che ritengo il giocatore più forte al mondo nel mio ruolo. Seguo molto sport in televisione, mi piace il tennis: Sinner ha una mentalità incredibile! Prima di lui seguivo con interesse lo spagnolo Nadal: le sue sfide contro Federer sono entrate nella leggenda”.

Isaksen e la compagna calciatrice

Il giocatore laziale ha parlato anche della propria compagna che - come lui - è una calciatrice professionista. "Stiamo insieme da sette anni - sottolinea Isaksen - ci siamo conosciuti quando eravamo piccoli sui banchi di scuola. Anche lei gioca a calcio: sono sicuro che diventerà una grande calciatrice perché ha una tecnica incredibile. E’ fantastico fare lo stesso lavoro perché ci capiamo e ci sosteniamo a vicenda".


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