Immobile oggi è una statua di capitano, il capitano statuario è Zaccagni. Totem e talismano da derby, gli ultimi due vinti in assoluto li ha firmati lui. E negli ultimi due non vinti l’anno scorso in campionato non c’era perché ko. Z, ha lasciato il segno Zaccagni come il segno di Zorro. L’ha fatto il 19 marzo 2023 in campionato (Lazio-Roma 1-0) e il 10 gennaio scorso in Coppa Italia (Lazio-Roma 1-0). Nel doppio incrocio di Serie A, nel campionato 2023-24, si è registrato un pareggio all’andata (0-0) il 12 novembre 2023 e un ko al ritorno il 6 aprile scorso (Roma-Lazio 1-0). E’ un talismano Zaccagni perché su sette derby disputati dalla Lazio da quando è arrivato (estate 2021) ne ha giocati solo tre e tutti e tre sono stati vincenti. Aveva saltato i primi due della stagione 2021-22, uno per infortunio, uno per squalifica. Zaccagni vuole riprendersi il derby e vuole farlo da capitano. Sarà il primo con la fascia stretta al braccio. Ieri ha guidato la squadra durante il giro d’onore effettuato al Fersini. «Grazie, a domani», il post pubblicato in serata. Una promessa.
Zaccagni, la chiave
Capitano e 10, Arciere e ala, attacca, difende e corre fino a spolmonarsi. E’ l’incastro perfetto nel gioco di Baroni, è l’uomo che viene considerato nemico numero uno per quanti derby ha deciso, per come sguscia via e per fermarlo spesso dev’essere buttato giù. Da anni è tra i giocatori che subiscono più falli, attentano ai suoi cosciotti. Zaccagni uomo-derby lo è stato e può esserlo di nuovo. Alla Roma ha segnato su azione nell’aprile 2023, dando un giro al suo destro. E su rigore in Coppa Italia a gennaio. In campionato quest’anno non segna da cinque partite, l’ultimo colpo contro il Bologna. Ha segnato cinque volte, è a metà dall’obiettivo della doppia cifra in A. I gol di Zaccagni sono gol d’oro quanto gli assist (due). Senza le sue partecipazioni la Lazio avrebbe nove punti in meno, nessuno in campionato ha regalato più punti alla sua squadra (nove anche Lucca, Kean e Thauvin fino all’ultimo turno del 2024).