Lazio, le condizioni di Tavares e il retroscena su Marusic
Un retroscena aiuta a capire. Tavares è entrato dopo 23 minuti del secondo tempo per sostituire Marusic. Il montenegrino non stava bene, accusava un fastidio. Andrà valutato, è in dubbio per Marassi. Cambio anticipato rispetto alle previsioni. Nuno ha partecipato all’assedio finale, ha sfornato cross, sommando imprecisioni alle solite iniziative: suo l’angolo da cui è nato il raddoppio di Noslin. Non poteva reggere più di venti minuti. È crollato all’inizio dei supplementari, avvertendo un’altra fitta agli adduttori che lo ha costretto ad abbandonare il campo. È stato sostituito da Hysaj, una sciagura come in Norvegia, quando era stato sostituito nell’intervallo da Baroni per scelta tecnica. L’albanese è entrato sotto ritmo, faticava ad assorbire il pressing del Bodø esattamente come nella partita di andata, alla fine è stato sovrastato da Helmerson, saltato con eccessiva facilità per il colpo di testa del 3-1. Partecipazione attiva di Mandas e azione un po’ casuale, con la Lazio incapace di allontanare: Vecino è persino scivolato, tirando addosso a Lazzari prima che i norvegesi riprendessero il pallone e Määttä disegnasse l’assist. Pazienza, il calcio è così, poteva succedere prima o dopo. Baroni non aveva altri cambi dopo averne già spesi cinque nei tempi regolamentari. Hysaj era il sesto, concesso ai supplementari.
Lazio, Tavares non è affidabile
Diversa è l’analisi nel complesso. Primo punto: Tavares non è un giocatore affidabile dal punto di visto fisico. Le incognite estive erano fondatissime, bastava leggere la sua scheda. Se lo acquisti, devi gestirlo e dotarti di un’alternativa credibile, ovvero di un altro titolare. L’esclusione di Luca Pellegrini dalla lista Uefa e per due mesi anche dal campionato, senza entrare nel merito e nelle ragioni della scelta, ha limitato le rotazioni e ha penalizzato lo stesso Tavares, creando un danno evidente. La Lazio, per come sviluppa il suo gioco, ha bisogno di un terzino di piede sinistro che sappia crossare.