Claudio Lotito è tornato a parlare ai micrfoni a margine della presentazione del nuovo calendario della Serie A 2025/2026. Tra i temi trattati il ritorno di Sarri, il derby ma anche il recente addio di Inzaghi all'Inter, che ha ricordato ad alcuni tifosi quanto accaduto all'epoca con la Lazio e poi il trasferimento ai nerazzurri.
Lotito sul derby, Tare e Acerbi
"Sarà una Lazio avvincente - le prime parole di Lotito -, sulla base dello spirito del comandante. Faremo tesoro dell'esperienza pregressa per evitare che si ripresentino le situazioni di quest'anno. Derby alla quarta e penultima? Fa parte della sorte, ne prendiamo atto. Auguriamoci di trovarci una posizione tale che lo renda ininfluente. Tare al Milan? Igli è un professionista, che ho introdotto io al ruolo di ds. Un professionista, con me e la Lazio si è comportato in modo corretto, farà lo stesso con il Milan. Acerbi e il no alla Nazionale? Oggi è un giocatore dell'Inter, bisogna chiedere a Marotta. Bisogna chiedere ad Acerbi quali sono le motivazioni per la sua scelta".
Lotito durissimo su Inzaghi: "Storia di una morte annunciata"
Poi sull'addio di Inzaghi all'Inter: "Non esprimo giudizi sul comportamento delle persone. Storia di una morte annunciata. Cosa ho detto a Marotta? Non gli ho detto nulla, l'ho solo salutato. Quando uno parte e deve vincere tutto e poi non vince nulla... Con l'Inter doveva fare il triplete, noi stessa cosa: eravamo proiettati verso l'Europa League, questo e quell'altro e poi niente. Siamo i due che non hanno raggiunto gli obiettivi che tutti pensavano che avremmo raggiunto. Questo come l'addio di Inzaghi alla Lazio nel 2021? Ai tempi la considerazione fu fatta la notte successiva a una cena avvenuta nel ristorante del nostro centro sportivo. Io avevo già siglato il contratto e lui avrebbe dovuto apporre la firma la mattina dopo. La notte gli ha portato consiglio... Oggi sta in Arabia con il contratto".