Lazio seconda pelle di Sarri: tra 10 partite un traguardo speciale© BARTOLETTI

Lazio seconda pelle di Sarri: tra 10 partite un traguardo speciale

L'allenatore dei biancocelesti ha raccolto 148 panchine con il Napoli, ma ora può fare di più...
Carlo Roscito
4 min

ROMA - Tutti per Sarri, tutto su Sarri. Il punto di forza, il punto di riferimento. Il Comandante nella storia della Lazio e viceversa, presto ci sarà la squadra biancoceleste in cima alla lista dei club allenati in carriera: 139 panchine collezionate finora, -9 dal record attuale del Napoli (148), quota raggiunta con il triennio 2015-2018. Il conto è ripartito con il ritorno a Formello, quasi un anno e mezzo dopo le dimissioni datate marzo 2024. È lui l'asso della Lazio, può pescare il jolly in una stagione iniziata in salita prima ancora del debutto ufficiale. Si è conclusa una delle estati più complicate dal 2004 in poi, il mercato bloccato ha reso impossibile l'aggiunta di nuovi calciatori, la crescita della rosa va centrata soltanto grazie all'addestramento quotidiano. Miglioramenti da ricercare attraverso gli allenamenti e le gare stesse, a differenza delle avversarie rinforzate dalle trattative. 

La Lazio non ha scelta

La Lazio non ha altra scelta, deve diventare ambiziosa puntando tutto sulle capacità del proprio allenatore. Domenica è stata ritrovata la vittoria all'Olimpico, mancava da 7 mesi, serviva una risposta così convincente dopo la delusione dell'esordio a Como e soprattutto vista l'astinenza casalinga del 2025. Prima del Verona, nell'anno solare, era stato piegato solo il Monza nelle gare di campionato. Il rendimento interno ha condizionato il girone di ritorno della scorsa stagione e compromesso la qualificazione alle competizioni europee. Sarri prova a tornarci esaltando l'organico attuale, ereditato da Baroni e non modificato dal calciomercato a causa del divieto delle operazioni in entrata. Sta cercando di porre le basi per il futuro e allo stesso tempo regalare soddisfazioni immediate alla tifoseria.

Sarri punto di riferimento

Riferimento dei laziali, mai come ora. Le speranze passano per la qualità del suo lavoro. Il suo ritorno all'Olimpico è stato osannato dalla Curva Nord e dal resto dello stadio. L'aria di contestazione, almeno durante la partita, si è trasformata in applausi per il gioco mostrato fin dai primi minuti. Sono necessarie conferme dopo la sosta. Con il Sassuolo, intanto, si riattiverà sicuramente il countdown verso il primato del Napoli, distante 9 gare totali. Sono state 148 complessive considerando tutte le competizioni. Con la Lazio è arrivato a 139, le 137 della prima parentesi più le 2 disputate ad agosto contro Como e Verona. Osservando il calendario, significa che il dato con i partenopei verrà eguagliato nella sfida in trasferta con l'Inter. A San Siro si giocherà il 9 novembre, in mezzo verranno affrontate Sassuolo, Roma, Genoa, Torino, Atalanta, Juventus, Pisa e Cagliari.  

Le presenze in panchina

Il sorpasso, con la Lazio a quel punto staccata in testa, si concretizzerà con il Lecce, da affrontare all'Olimpico nel weekend del 23 novembre, appena dopo un'altra pausa per le nazionali. Questa al momento la classifica delle squadre di primo livello allenate da Sarri: 148 panchine con il Napoli, 139 con la Lazio, 132 con l'Empoli (di cui 88 in Serie B), 63 con il Chelsea e 52 con la Juventus. Nella top five ci sarebbero le esperienze alla guida di Sangiovannese (dal 2003 al 2005) e Sansovino (dal 2000 al 2003). In biancoceleste, nello specifico, ha sommato 106 partite di Serie A, 8 di Champions, 14 di Europa League, 4 di Conference, 6 di Coppa Italia e 1 di Supercoppa Italiana. La rincorsa al Napoli volge al termine, a prescindere quello con la Lazio è un rapporto destinato a entrare nella storia. 


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