© LAPRESSE Lazio, ecco Romagnoli: prova generale in vista del derby
La stagione di Romagnoli è iniziata lontano dal campo, vissuta da spettatore in tribuna. Due giornate di squalifica da scontare, eredità dell’ultimo campionato, l’hanno costretto a guardare i compagni senza poter dare il proprio contributo. Un’assenza pesante, soprattutto per la Lazio vista a Como, avrebbe avuto bisogno della sua esperienza e della sua leadership. In quella gara e in quella successiva vinta 4-0 all'Olimpico con il Verona al suo posto è sceso in campo Provstgaard, che ha dato buone risposte, dimostrando crescita e affidabilità. Ma adesso, con la squalifica finita, il posto da titolare torna a essere suo.
Romagnoli e il rinnovo
Romagnoli scalpita. Ha lavorato con intensità in queste settimane, sfruttando gli allenamenti per mantenere la condizione e per farsi trovare pronto al momento del rientro. La voglia di tornare in campo è tanta: domenica 14 settembre, a Reggio Emilia contro il Sassuolo, segnerà la sua prima presenza ufficiale di questa stagione. Ma l’attesa più grande è legata al debutto all’Olimpico, che coinciderà con il derby in programma già alla quarta giornata. Una partita che lui, ovviamente, sente in maniera viscerale, da romano e laziale, e che lo scorso anno lo ha visto protagonista con un gol nella sfida di ritorno (1-1). Un ricordo ancora vivo, che sogna di ripetere, magari associando il tutto a una vittoria. E poi c’è il tema del rinnovo di contratto, rimasto in sospeso. In estate era previsto un incontro tra la dirigenza e gli agenti del giocatore, ma tutto è stato congelato a causa del blocco che ha condizionato le operazioni di mercato della Lazio. La questione verrà ripresa più avanti, quando ci saranno le condizioni per affrontarla con serenità e senza limiti imposti dall'esterno. Per ora Romagnoli pensa solo al campo. È lì che vuole parlare, dimostrare ancora una volta il suo valore e la sua importanza all’interno di un gruppo che ha bisogno di certezze.
La responsabilità
Il suo ritorno è simbolico, non soltanto tecnico. Con la responsabilità di essere uno dei leader dello spogliatoio, Romagnoli rappresenta un punto di riferimento per i compagni. La sua presenza restituisce solidità a un reparto che, nelle prime due giornate, al centro è stato ai minimi termini per via della sua assenza e di quelle degli infortunati Patric e Gigot. Sarri conta su di lui per guidare i movimenti della linea a quattro e alzare il livello di attenzione, soprattutto nei primi minuti dei due tempi, in cui la Lazio ha spesso mostrato cali pericolosi. Negli allenamenti Romagnoli ha il volto concentrato di chi vuole riprendersi subito la scena. Il derby all’Olimpico è già nel mirino, un appuntamento che per lui vale più di una semplice partita. Ma il percorso passa prima per Reggio Emilia, contro un Sassuolo che rappresenterà un test insidioso. Lì, l’ex Milan tornerà a guidare la retroguardia biancoceleste, pronto a ridare sicurezza a una Lazio che ha bisogno dei suoi uomini chiave. Il presente dice ritorno, il futuro dice rinnovo. Nel mezzo c’è il campo, l’unico giudice che Romagnoli vuole ascoltare. La Lazio lo riabbraccia, il suo leader difensivo è pronto. E il derby è proprio lì dietro l'angolo ad aspettarlo.
