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Dopo la pausa nazionali il club biancoceleste torna a concentrarsi sulle prossime sfide di campionato contro Sassuolo e Roma. Lavoro specifico per Rovella e Zaccagni

Stanno terminando gli impegni dei nazionali, e la&nbsp;Lazio&nbsp;torna a concentrarsi sul campionato con la sfida contro il&nbsp;Sassuolo, in programma domenica 14 settembre, e poi il&nbsp;derby contro la Roma&nbsp;(domenica 21 settembre). Mentre proseguono le&nbsp;<a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/lazio/2025/09/08-143030278/lotito_torna_da_cortina_a_roma_c_insigne_la_trattativa_con_la_lazio_entra_nel_vivo">indiscrezioni sull&#39;arrivo di Insigne</a>, alcuni dei giocatori impegnati in nazionale sono tornati ad allenarsi a Formello. Si tratta nello specifico di&nbsp;Rovella e Zaccagni, utilizzati dal ct Gattuso nelle sfide contro Estonia e Israele.

<h2>Lazio, le condizioni di Lazzari, Vecino e Pedro</h2>

Per i due azzurri solo&nbsp;lavoro specifico&nbsp;dopo gli impegni con la Nazionale. Mentre, invece, si &egrave;&nbsp;fermato Lazzari&nbsp;dopo un affaticamento al polpaccio destro. Sarri sorride invece per il ritorno in gruppo di Vecino e Pedro. Questo il comunicato ufficiale del club biancoceleste: &quot;Nella seduta odierna hanno lavorato regolarmente in gruppo Vecino e Pedro. Patric e Marusic hanno svolto un lavoro specifico, cos&igrave; come Rovella e Zaccagni, reduci dagli impegni con la Nazionale. Lazzari si &egrave; sottoposto esclusivamente a terapie fisioterapiche per un affaticamento al polpaccio destro. &Egrave; previsto un nuovo controllo nella giornata di luned&igrave;&quot;.

Leggi il commento sul club biancoceleste che non ha potuto fare acquisti in estate 


Lotito ha sempre parlato di gestione virtuosa: niente mutui, leasing e bond. Ma l&rsquo;errore nell&rsquo;ultima trimestrale &egrave; sfuggito al suo controllo e ha comportato un prezzo. La Lazio &egrave; l&rsquo;unico club europeo che <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/lazio/2025/06/26-141607736/lazio_il_mercato_di_sarri_bloccato_le_tre_regole_per_gli_acquisti">non ha potuto fare acquisti</a> per il mancato rispetto di tre parametri: indice di liquidit&agrave;, indebitamento e costo del lavoro allargato.&nbsp;&laquo;Una svista tecnica&raquo;, come l&rsquo;ha definita il presidente. Tre mesi senza trattative: coperti dalla risposta di quasi trentamila abbonati. Sarri &egrave; stato costretto a ripartire da questo divieto e da un compromesso. Ha dovuto adattare il suo stile di gioco a una squadra che ha perso qualit&agrave; e riferimenti dopo il 2023: l&rsquo;anno del secondo posto e della qualificazione in Champions. Un traguardo da sessanta milioni che Lotito non &egrave; riuscito a tradurre in un&rsquo;opportunit&agrave; di crescita economica, sportiva e strutturale. Sarri ha privilegiato un concetto: la funzionalit&agrave;. Le esigenze attuali superano ogni integralismo. La Lazio propone un calcio rielaborato e ibrido, distante dai modelli classici di Mau.&nbsp;

<h2>La Lazio dopo un&#39;estate anomala&nbsp;&nbsp;</h2>

Dopo un&rsquo;estate anomala, segnata da un mercato bloccato a causa della bocciatura della Covisoc, il tecnico sta provando a trasformare le difficolt&agrave; in una nuova energia. La manovra &egrave; pi&ugrave; verticale: ottantuno lanci nelle prime due partite, pressione intermittente, centrocampisti che si inseriscono, come nel gol di Guendouzi al Verona. Dietro questa mutazione c&rsquo;&egrave; la necessit&agrave; di confrontarsi con un organico imperfetto. Sarri aveva pianificato tre o quattro acquisti, ma non era ancora a conoscenza dello stop. &Egrave; stato informato in ritardo dalla societ&agrave;, un dettaglio che non ha nascosto. Aveva in mente due talenti come il greco Karetsas, mezzala del Genk, e l&rsquo;attaccante danese Daghim, che il Salisburgo ha ceduto in prestito al Wolfsburg. Trovare soluzioni alternative e rimodellare il 4-3-3 &egrave; stato un atto di coerenza. La Lazio non punta a dominare le partite, ma a interpretarle. Il palleggio non &egrave; pi&ugrave; un dogma: si cerca la profondit&agrave;.&nbsp;

<h2>Poker al Verona&nbsp;</h2>

<a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/lazio/2025/08/31-142883490/lazio-verona_diretta_segui_la_partita_di_serie_a_oggi_live">Contro il Verona</a> l&rsquo;impianto ha funzionato: la precisione nei passaggi &egrave; aumentata e la difesa ha ritrovato equilibrio. La vera trasformazione &egrave; interna: Sarri si &egrave; convertito alle caratteristiche di un gruppo privo della fantasia di un numero 10. I passaggi orizzontali sono diminuiti. La Lazio non gioca per affermare un principio: lavora per correggere i propri difetti. Il simbolo di questa svolta &egrave; Taty Castellanos. Non &egrave; il centravanti ideale per il tecnico, ma quello possibile. Lotta, fa le sponde, si muove da falso 9 e da trequartista. Intorno all&rsquo;argentino si sviluppa una squadra che sfrutta lo strappo e il corridoio. Meno tiki-taka: serve concretezza. Provstgaard pu&ograve; diventare un patrimonio. Dele-Bashiru sta svolgendo un percorso. Belahyane studia da mezzala sinistra. Attesa per i rientri di Romagnoli, Vecino e Isaksen: tre titolari fondamentali.&nbsp;Il poker al Verona andr&agrave; pesato nelle prossime settimane. Per ora &egrave; un momento di respiro, una sospensione del giudizio, un modo per riaccendere il motore e rispondere alla sconfitta a Como. Dal primo giorno di ritiro, Sarri ha compiuto un passo laterale per aiutare e capire la Lazio. &Egrave; un 4-3-3 che presenta altri meccanismi: diverso da quello che veniva governato da Milinkovic, Luis Alberto, Felipe Anderson e Immobile. In due anni, tra cessioni e rinunce, sono spariti 386 gol. Inseguire un&rsquo;architettura impossibile, senza le pedine giuste, sarebbe stato un rischio. La scelta di cambiare pu&ograve; essere l&rsquo;inizio di un cammino, ma a gennaio spetter&agrave; a Lotito indirizzare le ambizioni. Sarri non ha bisogno di parole.&nbsp;

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Lazio, il divieto e il compromesso


Contatti per il centrale serbo, ora all'Anderlecht, ma la richiesta è alta: servono dodici milioni

ROMA -&nbsp;&Egrave; l&rsquo;ora della Lazio, prepara il mercato d&rsquo;appello dopo un&rsquo;estate senza uno straccio di acquisto. La societ&agrave; ha iniziato a sondare piste per gennaio, la prima riporta al nome appuntato nella talent room di Formello: <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/calcio-mercato/lazio/2025/09/06-142984526/futuro_lazio_insigne_e_simic_nel_mirino_inarrivabili_i_baby_d_oro_della_lista_di_sarri">Jan-Carlo Simic dell&rsquo;Anderlecht</a>, 20 anni, difensore, &egrave; nato in Germania, &egrave; naturalizzato serbo. Ex Milan, era stato acquistato per la Primavera e Pioli l&rsquo;aveva fatto esordire in prima squadra (debutto con gol contro il Monza nel dicembre 2023). C&rsquo;&egrave; una conferma: la Lazio lo segue da mesi e ha allacciato nuovi contatti per provare a prenderlo a gennaio. La richiesta &egrave; 12 milioni, ritenuta alta. L&rsquo;offerta si aggirerebbe sugli 8 milioni. L&rsquo;Anderlecht deve riconoscere il 20% della rivendita al Milan. Centrale fisico, bravo nel gioco aereo, questo l&rsquo;identikit. Servono centrali e da tempo l&rsquo;idea della Lazio &egrave; aggiungerne uno giovane, coetaneo di Provstgaard (22 anni). Romagnoli ha 30 anni, Patric 32, Gigot 31 ed &egrave; in uscita, Gila ne ha 25 e il rinnovo (scadenza 2027) &egrave; a rischio. Simic ha lasciato il Milan nel 2024, non trov&ograve; l&rsquo;accordo per il rinnovo. I rossoneri proposero un contratto da 300 mila euro a stagione, tra i pi&ugrave; alti dei baby. Dal rifiuto s&rsquo;&egrave; passati alla cessione. Simic tornerebbe in Italia, spera che i contatti portino ad una svolta nei prossimi mesi. E&rsquo; uno degli obiettivi principali del mercato invernale, di costruzione stavolta, non di riparazione.

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<h2>Lazio, la mezzala</h2>

Sarri ha bisogno di una mezzala come il pane. Dele-Bashiru &egrave; uno dei libri da scrivere, come dice Mau, e siamo ancora &laquo;alla prefazione&raquo;. Vecino &egrave; pieno di acciacchi, dovrebbe tornare in gruppo oggi. Belahyane &egrave; una scommessa nel ruolo. A giugno, insieme a Simic, la Lazio aveva pensato a Fabbian del Bologna. Il Milan non l&rsquo;ha preso, ci ha provato nel finale di mercato. La richiesta era 15 milioni. Sarri cerca un giocatore di qualit&agrave; e corsa, con tempi d&rsquo;inserimento e colpi. Era rimasto folgorato da Konstantinos Karetsas del Genk, 17 anni, ma ha gi&agrave; una valutazione da 15-20 milioni.&nbsp;&egrave;&nbsp;nella lista che aveva stracciato dopo aver saputo del blocco totale di mercato.&nbsp;Insigne.&nbsp;Sono iniziati i primi sondaggi per la difesa&nbsp;mentre il fantasma ingombrante di Insigne continua ad aggirarsi a Formello. Lorenzo non ha smesso di sperare nella chiamata, sa che Sarri lo riabbraccerebbe e continua a rifiutare proposte, l&rsquo;ultima del Sassuolo. Un motivo ci sar&agrave;. Il diesse Fabiani ad agosto aveva chiuso per l&rsquo;et&agrave;: &laquo;Punto sui giovani&raquo;. E ribadisce la sua linea. Lotito a fine mese aveva incontrato il manager D&rsquo;Amico, forse spinto dalla volont&agrave; di fare un regalo a Sarri dopo tante rinunce. A Mau i vecchi soldati piacciono. Ma finora il presidente non ha richiamato n&eacute; il manager n&eacute; Lorenzo (che &egrave; a Roma) pur essendo tornato in citt&agrave; domenica. Doppia partita, al tempo stesso indizi e smentite. Per la milionesima volta va ricordato che la Lazio pu&ograve; fare mercato solo a gennaio, a saldo zero se non riuscir&agrave; a sbloccare totalmente. Ipotesi non pi&ugrave; remota, c&rsquo;&egrave; una carta che Lotito vuole giocarsi. Fino a che non sar&agrave; svelata, sempre che venga accettata, mercato chiuso anche per gli svincolati come Insigne. I passaggi formali sono chiari: bisogna aspettare che gli organismi di controllo facciano la nuova fotografia dello stato economico del club, avverr&agrave; il 30 settembre. Tra la met&agrave; e la fine di novembre il responso. Salvo colpi di scena.

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