Cancellieri, nuovo futuro con la Lazio: è tornato più maturo© Getty Images

Cancellieri, nuovo futuro con la Lazio: è tornato più maturo

Era in bilico per gennaio, il colpo di Genova rilancia le quotazioni Sarri che si aspetta conferme col Torino. Dopo l’arrivo nel 2022 è andato due volte in prestito
Daniele Rindone
4 min

Ci sono traguardi che raggiungi solo diventando uomo. E ci sono partenze che ti segnano riportandoti bambino. Matteo Cancellieri s’è preso la Lazio due anni dopo sostituendo gli eccessi della gioventù con la forza tranquilla della maturità. C’è chi capisce subito come va imboccata la strada, c’è chi deve fare uno, due giri in più per capirlo. E riparte dal via. Matteo s’è preso la Lazio perdendola. I due anni in prestito sono serviti per spronarlo: della prima doppia bocciature non ne ha fatto una scusa. E’ tornato a giugno dal Parma, non sapeva cosa pensare, cosa lo aspettasse. Il blocco di mercato e l’indisponibilità di Isaksen sono stati eventi a favore. Ma Cancellieri è rimasto perché aveva questo obiettivo, farsi confermare. Era la prova della sua voglia di crescere. Niente lamenti, mai un allenamento o un atteggiamento sbagliato. Dalle prime amichevoli Sarri ha detto «è cambiato, è maturato». Matteo aveva voglia di diventare un big alla Lazio, se l’è ripresa non per caso, non per fortuna, rincorrendo, rimontando, credendoci, con il dovere che si deve ad un allenatore e ad club così.  

Cancellieri, il futuro alla Lazio

Cancellieri era arrivato a 19 anni, oggi ne ha 23. Era il 2022, secondo anno di Sarri, sarebbe diventato l’anno Champions. L’impertinenza e la fragilità a 20 anni sono naturali, si è scanzonati ed esuberanti, capita a tanti. Oggi è un altro Cancellieri, affamato di futuro e presto diventerà papà. Fa parte della Next Gen della Lazio, con Rovella è l’unico italiano degli under 25. La forza della volontà l’ha spinto in avanti, vincendo su chi era pronto a ricacciarlo all’indietro. Ci ha provato di più e meglio con la Lazio, oggi si gode i risultati. Sapeva che doveva rincorrere, che doveva vedersela con Isaksen o con Noslin, investimenti della società degli ultimi due anni. E’ stato bravo, è partito da dietro, non si è fatto staccare, ha rimontato e sorpassato. Le prove di Como e Sassuolo erano state deludenti, non all’altezza del precampionato. A Genova s’è visto il Cancellieri impetuoso in accelerazione, pronto ad aiutare in copertura. I suoi numeri oltre il gol, ecco il recap: 4 tiri, 3 nello specchio, tutti da dentro l’area, 25 duelli, 18 vinti, 9 aerei (7 vinti), 4 possessi guadagnati.  

Cancellieri-Lazio, la questione contratto

Cancellieri è sotto contratto fino al 2027. Prima dell’exploit di Genova, pensando a gennaio, era tra i nomi che il club considerava in uscita. Sarri non se lo lascerà scappare a patto che il ragazzo continui a convincere. Se rimarrà, a giugno inevitabilmente si dovrà parlare di futuro, di rinnovo o di cessione. Sarà un bivio ad un anno dalla scadenza. I rinnovi sono tutti congelati per i blocchi ancora attivi, si potranno sbloccare da gennaio. Ci sono 17 giocatori in scadenza tra il 2026 e il 2027, starà alla Lazio decidere chi confermare e chi no. Cancellieri sogna di restare, oggi che si è preso un posto. Aveva raccontato le sue emozioni a fine agosto, un mese e passa dopo può essere orgoglioso di se stesso: «Nel 2022 ho voluto da subito la Lazio. Amo giocare qui, mi piace tutto di questo club. Spero di fare un’ottima stagione. Il mio primo anno alla Lazio è stato il più formativo. Ero molto giovane e avevo davanti gente come Immobile, Felipe Anderson, Milinkovic e Luis Alberto. Mi hanno aiutato a capire cosa significa giocare nella Lazio, all’Olimpico, e la differenza tra vincere e perdere». Una patente di lazialità e maturità


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