Lazio in ansia: Zaccagni rischia un lungo stop, per Rovella ipotesi operazione

Lazio in ansia: Zaccagni rischia un lungo stop, per Rovella ipotesi operazione

Oggi gli esami del capitano: rischia un mese di stop. Nicolò, attesa per l’operazione. Intanto Sarri spera di recuperare Marusic, Vecino e Pellegrini
Carlo Roscito

ROMA - Si recupera un pezzo e se ne perdono due. L'infermeria è tornata a bussare colpendo pure il capitano. Zaccagni convocato per la partita con il Torino, anzi no: stop rimediato durante la rifinitura di venerdì pomeriggio, è stato fatale l'ultimo allenamento pre-gara, ha alzato bandiera bianca per un problema all'adduttore. Si è capito subito che non fosse un semplice fastidio. La reale entità della del guaio si capirà soltanto oggi, sono in programma gli accertamenti strumentali, chiariranno gravità e tempistiche. Potrebbe rimanere out per circa un mese, domenica veniva ipotizzata una lesione tra primo e secondo grado. L'infortunio ha coinvolto la stessa zona dell'operazione effettuata in estate, ma un punto diverso. Anche questo andrà verificato attraverso i controlli odierni.

Lazio, guaio Zaccagni

Zaccagni era reduce dalla convincente prestazione con il Genoa. Aveva ritrovato gol e vittoria, la gioia è stata smorzata in settimana dagli acciacchi fisici. L'esterno si è aggiunto alla lunga lista degli indisponibili biancocelesti. Un peccato doppio, visto che l'ex Verona stava ingranando dopo una preparazione parzialmente condizionata dall'intervento chirurgico di fine giugno. Ha iniziato in modo soft gli allenamenti in ritiro, si è aggregato in ritardo ai compagni aumentando gradualmente l'intensità delle sedute a Formello. Nella scorsa stagione la pubalgia l'aveva frenato per tutto il girone di ritorno. Non è bastato stringere i denti, da qui la decisione di risolvere la questione in maniera diversa.


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Lazio, come sta Rovella

Esattamente quanto succederà a breve per Rovella. Il regista, fermo dall'intervallo del derby, aveva optato per la terapia conservativa. I dolori dovuti alla pubalgia non si sono attenuati in questo periodo di riposo, sono passati 15 giorni. Già precedentemente, rientrato dagli impegni con la Nazionale, Rovella aveva vissuto due settimane complicate ed era stato sostituito nel primo tempo sia contro il Sassuolo, sia contro la Roma. Ecco perché mercoledì, se il giorno sarà confermato, si sottoporrà all'operazione presso la clinica privata Quisisana: da quel momento partirà il nuovo protocollo riabilitativo, anche nel suo caso potrebbe volerci un mese prima di rivederlo in campo. Nel conto, poi, andrà considerata la fase di riatletizzazione. Già nella stagione d'esordio con la Lazio (2023-2024) la pubalgia l'aveva tormentato tenendolo fuori per quasi due mesi. Saltò 9 partite consecutive di campionato.

Le problematiche di Sarri

Zaccagni, Rovella e non solo. È lungo l'elenco dei calciatori infortunati. A Marassi la sfortuna si è accanita sui terzini. Marusic ha riportato una lesione di basso grado al bicipite femorale sinistro, si è accasciato a terra una volta messo dentro il cross per il raddoppio del Taty. Pellegrini, invece, è stato costretto al cambio nel secondo tempo per un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio destro. Gigot è il lungodegente ai margini del progetto, fuori dalla lista come Dele-Bashiru, depennato per inserire Basic dopo la lesione al bicipite femorale accusata nel derby. Durante la sosta si riaggregherà finalmente Vecino, scomparso dai radar da inizio agosto per una lesione muscolare. È previsto tra i convocati alla ripresa.


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ROMA - Si recupera un pezzo e se ne perdono due. L'infermeria è tornata a bussare colpendo pure il capitano. Zaccagni convocato per la partita con il Torino, anzi no: stop rimediato durante la rifinitura di venerdì pomeriggio, è stato fatale l'ultimo allenamento pre-gara, ha alzato bandiera bianca per un problema all'adduttore. Si è capito subito che non fosse un semplice fastidio. La reale entità della del guaio si capirà soltanto oggi, sono in programma gli accertamenti strumentali, chiariranno gravità e tempistiche. Potrebbe rimanere out per circa un mese, domenica veniva ipotizzata una lesione tra primo e secondo grado. L'infortunio ha coinvolto la stessa zona dell'operazione effettuata in estate, ma un punto diverso. Anche questo andrà verificato attraverso i controlli odierni.

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Zaccagni era reduce dalla convincente prestazione con il Genoa. Aveva ritrovato gol e vittoria, la gioia è stata smorzata in settimana dagli acciacchi fisici. L'esterno si è aggiunto alla lunga lista degli indisponibili biancocelesti. Un peccato doppio, visto che l'ex Verona stava ingranando dopo una preparazione parzialmente condizionata dall'intervento chirurgico di fine giugno. Ha iniziato in modo soft gli allenamenti in ritiro, si è aggregato in ritardo ai compagni aumentando gradualmente l'intensità delle sedute a Formello. Nella scorsa stagione la pubalgia l'aveva frenato per tutto il girone di ritorno. Non è bastato stringere i denti, da qui la decisione di risolvere la questione in maniera diversa.


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