Lazio, Sarri: "Contro la Roma la miglior prestazione, cambierò modulo. Non posso essere solo io ad avere pazienza"

L'allenatore dei biancocelesti ha parlato attraverso i canali ufficiali del club: "Bisogna essere razionali e capire quello che ci sta succedendo"

“Bisogna essere molto razionali e capire quello che ci sta succedendo”. Così Maurizio Sarri attraverso Lazio Style Radio. L'allenatore dei biancocelesti ha parlato del momento attraversato dalla squadra, che ha raccolto 7 punti nelle prime sei giornate di campionato: "Che la nostra strada sarebbe stata lunga era palese, l'ho detto dalle prime interviste. Non voglio essere ottimista o pessimista, voglio vedere le cose come stanno. Non cerco alibi ma non avere otto, nove giocatori fa la differenza. Le altre squadre si sono rinforzate, noi no. E ora abbiamo fuori tanti giocatori. Vecino non ha mai giocato, Rovella solo una partita. Marusic, Lazzari, Gigot, Pellegrini e Romagnoli hanno avuto problemi. Isaksen non l’abbiamo mai avuto. I ragazzi non si sono mai cercato alibi, hanno lottato. Va riconosciuta la capacità di non mollare mai. Bisogna vedere anche le cose positive. Quella col Torino era una partita che potevamo vincere, ma che nel finale potevamo perdere”.

Sarri: "Mi sento in dovedere di difendere i ragazzi"

Sarri ha poi aggiunto: “La nostra prestazione migliore è stata contro la Roma. Ci ha lasciato un rammarico feroce, ma qualche merito va concesso a questi ragazzi. Mi sento in dovere di difenderli in questo momento, sono sempre scesi in campo per fare risultato. Il nostro compito è continuare a fare prestazioni nel breve periodo. Non posso essere solo io ad avere pazienza, sapevo all’inizio che avremmo avuto difficoltà perché è salito il livello delle squadre medie. Stiamo cambiando in base alle caratteristiche dei giocatori. Siamo una squadra che deve accelerare sulla riconquista dei palloni, nonostante io preferisca giocatori di palleggio. La situazione ci costringerà a cambiare modulo.

Sarri: "Dele-Bashiru è fuori, Marusic ha dei controlli. Noslin? Di difficile collocazione"

Sarri ha fatto, inoltre, un punto sugli infortunati e qualche passaggio sui singoli: Lazzari è rientrato la scorsa settimana, Marusic ha dei controlli oggi (venerdì 10 ottobre). Pellegrini, vediamo. Rovella è un discorso più lungo. Vecino è un enigma dall’inizio del campionato, Dele-Bashiru è fuori. Vediamo l’evoluzione di Zaccagni. Abbiamo tanti giocatori istintivi e questo ci fa fare fatica a diventare squadra. Cancellieri l'ho trovato molto più convinto di due anni fa, fa bene nell’attacco degli spazi, cerchiamo di esaltarlo nel modo in cui giochiamo. Non dà segnali di presunzione e questo è un aspetto fondamentale. Noslin è difficile collocarlo per un allenatore. Potrebbe essere un trequartista, un 9 o un esterno, ma ci darà, indipendentemente dalla collocazione, una grande mano”.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Lazio

Sarri: "La classifica non rispecchia il valore delle prestazioni della Lazio"

Sarri si è soffermato sulla posizione in classifica: "Anch'io ho la sensazione che non rispecchi il valore delle prestazioni, ma il nostro compito è continuare a fare buone prestazioni così che si possa riassestare sul lungo periodo. Sei gol fatti in due partite? Serve equilibrio, altrimenti è inutile farli".

Sarri: "Giochiamo un tempo effettivo minore rispetto agli anni scorsi, contrario alle squadre B"

Infine qualche considerazione sul  tempo effettivo e sui giovani: "Giochiamo con un tempo effettivo minore rispetto agli anni scorsi. Bisogna fare qualcosa, a livello arbitrale o come tempo effettivo. I giovani? Ci sarà sempre una generazione più forte e una meno forte. Mi chiedo cosa facciamo per farli arrivare pronti. Abbiamo un campionato Primavera con campi indecenti e 50 spettatori, è ovvio che se un giovane va all'Olimpico con 50mila spettatori non è pronto. E non mi piacciono le squadre B, vanno contro il campanilismo calcistico e sono la morte della Serie C".


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“Bisogna essere molto razionali e capire quello che ci sta succedendo”. Così Maurizio Sarri attraverso Lazio Style Radio. L'allenatore dei biancocelesti ha parlato del momento attraversato dalla squadra, che ha raccolto 7 punti nelle prime sei giornate di campionato: "Che la nostra strada sarebbe stata lunga era palese, l'ho detto dalle prime interviste. Non voglio essere ottimista o pessimista, voglio vedere le cose come stanno. Non cerco alibi ma non avere otto, nove giocatori fa la differenza. Le altre squadre si sono rinforzate, noi no. E ora abbiamo fuori tanti giocatori. Vecino non ha mai giocato, Rovella solo una partita. Marusic, Lazzari, Gigot, Pellegrini e Romagnoli hanno avuto problemi. Isaksen non l’abbiamo mai avuto. I ragazzi non si sono mai cercato alibi, hanno lottato. Va riconosciuta la capacità di non mollare mai. Bisogna vedere anche le cose positive. Quella col Torino era una partita che potevamo vincere, ma che nel finale potevamo perdere”.

Sarri: "Mi sento in dovedere di difendere i ragazzi"

Sarri ha poi aggiunto: “La nostra prestazione migliore è stata contro la Roma. Ci ha lasciato un rammarico feroce, ma qualche merito va concesso a questi ragazzi. Mi sento in dovere di difenderli in questo momento, sono sempre scesi in campo per fare risultato. Il nostro compito è continuare a fare prestazioni nel breve periodo. Non posso essere solo io ad avere pazienza, sapevo all’inizio che avremmo avuto difficoltà perché è salito il livello delle squadre medie. Stiamo cambiando in base alle caratteristiche dei giocatori. Siamo una squadra che deve accelerare sulla riconquista dei palloni, nonostante io preferisca giocatori di palleggio. La situazione ci costringerà a cambiare modulo.

Sarri: "Dele-Bashiru è fuori, Marusic ha dei controlli. Noslin? Di difficile collocazione"

Sarri ha fatto, inoltre, un punto sugli infortunati e qualche passaggio sui singoli: Lazzari è rientrato la scorsa settimana, Marusic ha dei controlli oggi (venerdì 10 ottobre). Pellegrini, vediamo. Rovella è un discorso più lungo. Vecino è un enigma dall’inizio del campionato, Dele-Bashiru è fuori. Vediamo l’evoluzione di Zaccagni. Abbiamo tanti giocatori istintivi e questo ci fa fare fatica a diventare squadra. Cancellieri l'ho trovato molto più convinto di due anni fa, fa bene nell’attacco degli spazi, cerchiamo di esaltarlo nel modo in cui giochiamo. Non dà segnali di presunzione e questo è un aspetto fondamentale. Noslin è difficile collocarlo per un allenatore. Potrebbe essere un trequartista, un 9 o un esterno, ma ci darà, indipendentemente dalla collocazione, una grande mano”.

 

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