Lazio, Dia monitorato: Sarri ci conta contro l’Atalanta© LAPRESSE

Lazio, Dia monitorato: Sarri ci conta contro l’Atalanta

Con Castellanos fuori uso, il senegalese dovrà accellerare i tempi del recupero: i fastidi alla caviglia destra lo hanno finora tenuto lontano dai biancocelesti e dalla nazionale
Carlo Roscito

ROMA Dia a tutti i costi. Il dolore dev'essere inversamente proporzionale all'emergenza esplosa pure in attacco. Sarri vede la rosa sgretolarsi un pezzo alla volta: per l'Atalanta era preoccupato dal possibile forfait del senegalese, era almeno rassicurato dalla presenza fissa di Castellanos. Ora si è capovolto il mondo, anche le speranze si sono ribaltate: Taty ko per una lesione muscolare, gli auspici di recupero all'improvviso si sono indirizzati verso l'ex Salernitana, alle prese con i soliti fastidi alla caviglia destra. Convocato in Nazionale, eppure non ha potuto rispondere alla chiamata del ct Thiaw. Al suo posto è stato aggregato in corsa Diallo del Metz. Dia è stato costretto a rinunciare agli impegni di qualificazione ai mondiali, avrebbe affrontato il Sudan del Sud venerdì scorso e la Mauritania stasera. Ha alzato bandiera bianca per un nuovo colpo subìto contro il Torino, ha riaccentuato problemi alla caviglia “vecchi” di un anno, mai effettivamente risolti.

Lazio, i dolori di Dia e di Sarri

Sarri incrocia le dita, non ha altra opzione che ritrovare l'attaccante che temeva di perdere in principio di sosta. Castellanos si è fermato venerdì, in quel preciso istante è scattato il countdown per il rientro di Dia, mai in gruppo durante gli allenamenti dell'ultima settimana. Lavoro individuale a causa di un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia destra, per lui «soltanto sedute di fisioterapia», era stata la specifica nel comunicato del club mercoledì scorso. A Formello le sgambate riprenderanno nel pomeriggio dopo due giorni di riposo, dovranno arrivare le prime risposte. È previsto un consulto medico, riguarderà anche il nome di Dia, tornato imprescindibile con lo stop del compagno di reparto. Contro Genoa e Toro hanno condiviso la titolarità e le responsabilità offensive, i dubbi sulla conferma della coppia sono stati spazzati dall'infermeria, condizionante anche durante la pausa del campionato.


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Lazio, speranza Dia

Da oggi cominceranno i primi test, le valutazioni saranno quotidiane, accompagneranno l'avvicinamento alla trasferta di Bergamo. Con il Taty bloccato, Dia è diventato una necessità. Sarri, da due centravanti schierati contemporaneamente, rischia di non averne più nemmeno uno. E siamo all'inizio del nuovo ciclo di partite: il calendario propone due big match di fila contro Atalanta e Juventus, poi di fronte ci sarà l'Inter dopo il turno infrasettimanale a Pisa e il confronto all'Olimpico con il Cagliari. Si alzerà il coefficiente di difficoltà delle sfide in programma. Ecco perché serve un recupero rapido di Dia, sotto ogni punto di vista. Ha segnato solo al Verona nelle prime 6 giornate, entrò dalla panchina e realizzò il poker biancoceleste. Il risultato era già scritto. Poco preciso nelle gare successive, nella testa rimane soprattutto l'occasione clamorosa sciupata nel derby, si era presentato a tu per tu con Svilar. Tiro in scivolata, tiro alle stelle.

Dia, ripercussioni atletiche e mentali

Sulle prestazioni hanno pesato le condizioni atletiche e mentali. Una cosa è certa: Dia ormai si trascina i problemi fisici da quasi un anno, precisamente dal 28 novembre 2024, giorno di Lazio-Ludogorets di Europa League. Uscì all'intervallo, non è più stato lo stesso. Anche in estate, una volta sollecitata la caviglia, è stato obbligato a interrompere la preparazione per un paio di settimane. Adesso deve rialzarsi con il Taty al tappeto. Spesso ha giocato grazie agli antidolorifici, potrebbero essere necessari in vista delle prossime partite. Noslin e Pedro sono le soluzioni d'emergenza in caso di allarme totale, ma i due potrebbero contendersi anche il posto a sinistra lasciato scoperto da Zaccagni, altro infortunato. Un motivo in più per pregare Dia di un rientro veloce.


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ROMA Dia a tutti i costi. Il dolore dev'essere inversamente proporzionale all'emergenza esplosa pure in attacco. Sarri vede la rosa sgretolarsi un pezzo alla volta: per l'Atalanta era preoccupato dal possibile forfait del senegalese, era almeno rassicurato dalla presenza fissa di Castellanos. Ora si è capovolto il mondo, anche le speranze si sono ribaltate: Taty ko per una lesione muscolare, gli auspici di recupero all'improvviso si sono indirizzati verso l'ex Salernitana, alle prese con i soliti fastidi alla caviglia destra. Convocato in Nazionale, eppure non ha potuto rispondere alla chiamata del ct Thiaw. Al suo posto è stato aggregato in corsa Diallo del Metz. Dia è stato costretto a rinunciare agli impegni di qualificazione ai mondiali, avrebbe affrontato il Sudan del Sud venerdì scorso e la Mauritania stasera. Ha alzato bandiera bianca per un nuovo colpo subìto contro il Torino, ha riaccentuato problemi alla caviglia “vecchi” di un anno, mai effettivamente risolti.

Lazio, i dolori di Dia e di Sarri

Sarri incrocia le dita, non ha altra opzione che ritrovare l'attaccante che temeva di perdere in principio di sosta. Castellanos si è fermato venerdì, in quel preciso istante è scattato il countdown per il rientro di Dia, mai in gruppo durante gli allenamenti dell'ultima settimana. Lavoro individuale a causa di un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia destra, per lui «soltanto sedute di fisioterapia», era stata la specifica nel comunicato del club mercoledì scorso. A Formello le sgambate riprenderanno nel pomeriggio dopo due giorni di riposo, dovranno arrivare le prime risposte. È previsto un consulto medico, riguarderà anche il nome di Dia, tornato imprescindibile con lo stop del compagno di reparto. Contro Genoa e Toro hanno condiviso la titolarità e le responsabilità offensive, i dubbi sulla conferma della coppia sono stati spazzati dall'infermeria, condizionante anche durante la pausa del campionato.


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