Dia, più errori che colpi finora: Lazio in credito, ora cerca il riscatto

Il senegalese può ripartire centravanti: Sarri decide, con lui modulo 4-4-1-1
Daniele Rindone
4 min

Ha una gran voglia di rivincita, dei gol che si è mangiato. Sono fantasmi che lo tormentano, gli tornano in mente cattivi come i rimorsi e i brutti ricordi. Cerca il tempo perduto, Dia. Quello vissuto in panchina, quello sprecato davanti alla porta. Scivolato a riserva di Castellanos, oggi può rilanciarsi da titolare sfruttando il ko di Taty. Sarri lo tiene in caldo per Bergamo, ha due opzioni: una con Dia e Pedro nel 4-4-1-1, una con Pedro falso nueve. Quest’ultima ipotesi prevede Dia in panchina, è stata provata ad inizio settimana perché il senegalese era acciaccato, era rimasto a riposo a causa di una distorsione subita alla solita caviglia dolorante. Sarri ne ha approfittato per fare esperimenti.

Dia, l'occasione da sfruttare

Dia ha un supplemento di motivazioni: il ruolo di vice, i gol mangiati, un lungo digiuno di assist e gol. Dal colpo al Verona in casa non ha più segnato e quest’anno non ha mai servito assist. Nel 2025 ha fatto peggio solo tra febbraio e aprile, sette partite senza assist e gol. Ci sono giorni e attimi giusti, giorni e attimi sbagliati. Le veroniche all’improvviso diventano svirgolate, i sogni diventano illusioni. Per Dia si sente ancora l’eco tremendo del gol divorato contro la Roma, gli si era spalancata la porta. Un altro se l’è mangiato contro il Torino, per quanto l’azione fosse viziata da fuorigioco, da verificare in caso di gol. Due errori, sempre davanti alla porta. Uno lanciato a rete, l’altro in piena area granata. Coraggio, Dia. Ha perso sicurezza, deve ritrovarla. Sarri a giugno lo considerava più pratico di Taty, balisticamente spettacolare, ma con la media-gol che non decolla. Ma anche il senegalese quest’anno sta soffrendo sotto porta. Ha giocato solo tre volte da titolare, è successo nelle ultime tre partite. La prima con la Roma perché Taty era a rischio stiramento. La seconda a Genova, la terza con il Torino. Nelle ultime due gare ha fatto la seconda punta dietro Taty. A Bergamo può tornare centravanti. Sarri ha visto esplodere Cancellieri, i tre gol segnati nelle ultime due partite hanno tenuto a galla la Lazio. L’apporto dei centravanti non può essere minimo, si dice da tempo. Dia deve essere una chiave in più, ha le caratteristiche giuste per diventare un centravanti da contropiede, modalità su cui Sarri sta impostando il gioco di contrassalto. Velocità, passo felpato, anche gioco di sponda per favorire l’inserimento delle ali.

Arriva l'Atalanta: i numeri di Dia

All’Atalanta ha segnato con la Salernitana nel primo incrocio, gol e assist nel gennaio 2023. Poi niente più colpi. Sarri l’ha visto lavorare a Formello da metà settimana, l’infortunio post-Torino gli ha permesso di bloccare Dia a Roma. Era stato convocato dal Senegal. C’è sempre l’ombra della Coppa d’Africa, ma per andarci il senegalese deve sfruttare le prossime occasioni. A novembre ci sarà una nuova tornata di convocazioni, le ultime prima dell’inizio del torneo. Il Senegal affronterà il Brasile il 15 novembre, amichevole che anticiperà la Coppa d’Africa. Sarri riavrà Castellanos dopo la terza pausa di novembre, spera per Lazio-Lecce del 23 novembre. Da lì a poco partirà Dia, se sarà convocato come si immagina. Ecco perché sull’argentino serve cautela, deve rientrare senza rischi. L’anno scorso, dopo lo stiramento di febbraio, finì di nuovo ko. Si è ripreso a metà aprile. Occhio alla gestione dei casi e del calendario. Un conto è l’evitabilità, un altro l’inevitabilità.


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