Lazio, sprint Zaccagni: Sarri pensa ad un doppio piano

Il capitano sarà convocato per Bergamo, ma con pochi minuti nelle gambe. Giocherà titolare contro la Juve
Daniele Rindone
4 min

Il capitano si vede nel momento del bisogno e questo lo è. Zaccagni ha accelerato il rientro, pronto in 14 giorni dopo lo stiramento. Pronto, ma non prontissimo. Sarà convocato per Bergamo, ma con pochi allenamenti nelle gambe è preannunciato in panchina. Sarri valuterà se fargli giocare qualche minuto o tenerlo per la Juve. Zaccagni è tornato prima per esserci contro i bianconeri, match in programma dopo l’Atalanta. Ha bisogno di rodaggio e non si possono correre pericoli. Ci sono già stati rientri anticipati, forzature che hanno causato stop più lunghi. E’ il caso di Rovella e Dele-Bashiru. Zaccagni è rientrato in gruppo perché i progressi sono stati certificati dagli esami clinici, servono comunque dei giorni dedicati al ricondizionamento atletico. Le riflessioni non coinvolgono solo il capitano, anche Marusic e Dia, entrambi reduci da problemi. Sarri non può permettersi di scegliere una squadra troppo incerottata a Bergamo, contro un’Atalanta da combattimento.

Il programma di Sarri

 Zaccagni ieri ha svolto il secondo allenamento in gruppo, la rifinitura in programma oggi sarà il terzo. Troppo poco per immaginarlo titolare domani. Ma dopo il ko di Taty recuperarlo è una manna. La doppia assenza avrebbe dimezzato la capacità offensiva della squadra. A sinistra, soprattutto nel 4-3-3, c’è un buco. Il vice Zaccagni sulla carta è Pedro, ma Sarri da ala non vuole utilizzarlo, si sfianca. Noslin non ha ancora ruolo. A destra vede solo Isaksen e Cancellieri. Ecco perché Mau prenderebbe Insigne, anche a 34 anni. Non sarebbe facile la convivenza con Zaccagni, ma darebbe un’alternativa in più da sfruttare anche in corsa. Sarri non sa cosa lo attenderà a gennaio. Ad oggi si può solo progettare un mercato di compravendita: un’uscita per ogni entrata alle stesse cifre. Lotito stava lavorando per ottenere lo sblocco totale, ma in quel caso le pressioni per spingerlo ad acquistare senza vendere sarebbero fortissime e l’esborso aumenterebbe. Pensa alle necessità o alla convenienza? Dovrebbe pensare alla prima. Ecco perché prima di Lazio-Torino ha parlato di saldo zero. Cosa accadrà si vedrà tra fine novembre e la prima metà di dicembre, quando il quadro dei conti sarà al vaglio della nuova commissione che ha soppiantato la Covisoc ed emetterà il verdetto.

Gli scenari futuri

Sarri fino a gennaio deve andare avanti con questo gruppo. Inventa ruoli e moduli. Ha provato anche Basic da vice Zaccagni, più nel 4-4-1-1 che nel 4-3-3, da esterno di copertura. Una soluzione sperimentata anche in estate. Mau aspetta un attaccante in più, Insigne se non arriveranno offerte congrue per Taty, soldi che andrebbero reinvestiti subito per un altro centravanti. E ha bisogno come il pane di una mezzala. E’ sempre Basic a tappare il buco, aspettando che Vecino torni e dia garanzie da titolare. Dele-Bashiru è fuori lista, entro fine mese sarà pronto dopo lo stiramento. Ma chi gli farà posto? Sempre che Sarri decida per il cambio. Dele non può rientrare al posto di Basic, serve un altro sacrificio. Mau potrebbe anche decidere di aspettare gennaio, quando i cambi saranno liberi, visto che il nigeriano a fine novembre partirà per la Coppa d’Africa. Anche senza giocare?


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