Sarri dopo la vittoria contro il Cagliari: "Mi dà gusto allenare la Lazio. Cambio Romagnoli? Spero precauzionale"
ROMA - Maurizio Sarri può sorridere per il successo della sua Lazio per 2-0 sul Cagliari nell'ultimo posticipo del lunedì della 10ª giornata di Serie A: "È una vittoria che dà segnali di crescita - dice a Sky l'allenatore della Lazio - il Cagliari non perdeva in trasferta da agosto. È stata una gara complicata, ma ne siamo venuti a capo da squadra matura, spingendo sull’acceleratore quando c'era da spingere, e quando poteva e ce l'ha fatta a spingere. Ha saputo soffrire quando c'era da soffrire. Credo che i ragazzi stiano crescendo e che il nostro obiettivo di creare una base su cui costruire una squadra competitiva sta proseguendo. Non possiamo fare tante variazioni, abbiamo 6-7 giocatori in infermeria, c'era anche un po' di preoccupazione per la terza partita a settimana. Potevamo cambiare veramente poco. La squadra sta diventando mentalmente forte, un pizzico di qualità di manca per competere ad alti livelli. Una squadra mi dà gusto allenare, segue e quello che ha lo butta dentro".
La corte della Fiorentina
A Sarri viene chiesto se sia stato vicino alla Fiorentina nei mesi scorsi: "Io con la Lazio avevo già firmato. La telefonata della Fiorentina è arrivata quando l’accordo con la Lazio era già chiuso e il dirigente viola che mi ha chiamato lo sapeva perfettamente". Poi parla della sostituzione di Romagnoli: "Più fuori per precauzione dopo il dolore al flessore, non ci ha fornito informazioni ma solo un flessore più duro dell’altro. Un jolly mercato? Noi stiamo giocando da tempo senza diversi giocatori, mi servono un po’ più di un jolly mercato magari 3-4". Sarri torna anche a parlare della vittoria di stasera: "Ci vuole pazienza, ma stasera abbiamo fatto una prova di maturità, era una partita difficile e dura - dice Sarri a Dazn - ne siamo venuti a capo. L’obiettivo era costruire base forte di 7 giocatori che potessero far parte di una squadra più competitiva in futuro, la strada è giusta, ma qualche limite c’è. In questa prima parte non abbiamo segnato con facilità, essere solidi e subire poco è fondamentale per arrivare a risultato, la squadra ci crede e difende veramente da squadra".
Isaksen e il ricordo di Paparelli
L'allenatore biancoceleste sorride per il gol di Isaksen: "Intanto si è sbloccato Isaksen dopo un inizio di stagione difficile, è un altro recupero importante. Zaccagni è già a tre gol. Taty è fuori, Dia non sta segnando molto ma sta facendo un grande lavoro, la sua fase difensiva è di alto livello e la sensazione mia è che ha qualità e possa fare qualcosa in più. Ci sta dando al di là dei gol". In conferenza stampa viene chiesto a Sarri se ricorda qualcosa dell'uccisione del tifoso laziale Vincenzo Paparelli, avvenuta il 28 ottobre 1979 in occasione di un derby con la Roma: "Ricordo l'episodio, è il ricordo di una follia. Come sempre una follia quando qualcuno perde la vita per vedere una partita di calcio, la consideravo una follia già a quei tempi nonostante la mia giovane età. Per me il calcio è passione, la partita è lotta senza esclusione di colpi, ma alla fine è gioia e divertimento. Vedere quelle immagini che mandarono nei telegiornali dell'epoca furono deprimenti".
La situazione degli infortunati
In chiusura di conferenza stampa, Sarri fa il punto sugli infortunati: "Sembrano tutti in evoluzione positiva e in dirittura d'arrivo, la situazione più complicata è quella di Rovella che ha tentato una via più difficile e rimane il dubbio se possa andare o meno a buon fine, speriamo in positivo. Romagnoli pensiamo a una sostituzione precauzionale, non ha parlato di una fitta improvvisa ma sentiva un flessore leggermente più duro dell'altro, speriamo una sostituzione preventiva. Dele-Bashiru farà dei controlli nei prossimi giorni, Cancellieri per la lesione che aveva ne ha ancora per un po', Nuno Tavares dovrebbe averci poco perché la lesione era veramente minima. Sarà difficile avere tutti questi infortunati per la prossima partita, spero in un rientro in massa dopo la sosta".