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Pantaleo Corvino, mille volte tra Serie A, B e coppe. È l’uomo che ha messo in discussione persino la legge del «nemo propheta in patria», continuando a scrivere pagine di storia nel suo Salento. Un traguardo straordinario quello tagliato dal responsabile dell’area tecnica del Lecce nella gara di sabato scorso contro la Lazio, la numero 270 nel massimo campionato con i colori giallorossi. Un lungo percorso, in quello che rappresenta anche un record internazionale con oltre 1.600 partite in carriera da dirigente, partito dalla Terza Categoria fino all’apice della partecipazione alla Champions League con la Fiorentina.
Corvino, un altro capolavoro: tutti i talenti scovati
«Anche se sono figlio di manovale, sono nato contadino e contadino resto. Lavoro i campi, solo che non coltivo frumento o verdure, ma talenti». Parole e musica pronunciate da Corvino al nostro direttore Zazzaroni nell’intervista esclusiva di inizio mese, poco dopo aver lasciato la vanga nel giorno della posa della prima pietra per il nuovo centro sportivo a Martignano. E di scoperte, o meglio talenti coltivati, il 75enne di Vernole ne vanta parecchi. Fu lui a scovare Miccoli, ai tempi di Casarano, così come a portare nelle giovanili del Lecce e poi in prima squadra i vari Vucinic, Ledesma, Bojinov e Chevanton. Nella compilation dei migliori colpi anche Osvaldo, Ljajic, Nastasic e Vlahovic a Firenze. Nel recente passato, invece, ha regalato al panorama calcistico europeo un calciatore del calibro di Hjulmand, pescato in Austria per un paio di milioni di euro e rivenduto a oltre 20 (bonus compresi) allo Sporting Lisbona (di cui oggi è capitano), diventando la cessione più remunerativa del club giallorosso. E adesso nella vetrina della bottega Corvino brilla la gemma Dorgu, la più luminosa, pronta a scatenare un’asta la prossima estate e diventare l’ennesima plusvalenza record. E, a proposito di canterani, è salito in cattedra anche Medon Berisha, classe 2003, che dopo l’Europeo disputato con l’Albania vuole regalarsi l’anno della definitiva consacrazione.
I numeri di Corvino
Innovatore, vero e proprio guru di uno scouting creativo e spesso proiettato su mercati alternativi. In venticinque stagioni da direttore di Lecce, Fiorentina e Bologna, Corvino vanta 688 partite in Serie A, 194 in Serie B, 70 in Coppa Italia, 18 in Champions League, 16 in Coppa Uefa e 8 in Europa League, oltre a 6 gettoni nei playoff. Mille volte Pantaleo, tornato a Lecce nell’agosto del 2020 dopo la retrocessione in B per rilanciare il club del visionario presidente Sticchi Damiani coniugando risultati sportivi e finanziari. E ora che gennaio è alle porte, c’è da aspettarsi un full-immersion sul mercato: il piano è tracciato per arrivare a quella terza salvezza consecutiva in Serie A, qualcosa di mai visto a Lecce nel passato. Corvino sa come si fa. Altro che «nemo propheta in patria ».