Panama Papers, spunta il nome di Galliani per gli stipendi a Gullit e Van Basten

L'Espresso: «Tra i documenti riservati dello studio Mossack Fonseca anche il nome dell'ad, di due società di Berlusconi e di Briatore»
Panama Papers, spunta il nome di Galliani per gli stipendi a Gullit e Van Basten
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ROMA - C’è anche Adriano Galliani fra i documenti di Panama Papers. Il settimanale ‘L’Espresso’, in edicola venerdì, svela i nomi di altri cento italiani: insieme all’ad del Milan figurano Flavio Briatore, due società riconducibili a Silvio Berlusconi ed Emanuela Barilla. «Tra le carte panamensi - si legge sul sito de L'Espresso - emerge tra l'altro il nome della Sport Image international delle Isole Vergini britanniche, una società della galassia di Silvio Berlusconi che una ventina di anni fa finì al centro di un’indagine giudiziaria per i pagamenti in nero ad alcuni calciatori del Milan, da Ruud Gullit e Marco Van Basten

Come amministratori della Sport Image, fondata nel 1989, sono indicati Adriano Galliani e altri due manager a quell’epoca targati Fininvest: Giancarlo Foscale e Livio Gironi. Struie invece, è una cassaforte, anche questa creata da Mossack Fonseca, di cui si sono serviti sia il leader di Forza Italia sia Flavio Briatore (benché i loro nomi non compaiano direttamente nelle carte panamensi). A metterla a loro disposizione fu l’avvocato britannico David Mills, creatore del sistema offshore da 775 milioni di euro per conto del capo della Fininvest».

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