«Fallita una delle società di Yonghong Li, il Milan riflette»

Prosegue l'inchiesta del Corriere della Sera sul patrimonio finanziario del presidente rossonero
«Fallita una delle società di Yonghong Li, il Milan riflette»© EPA
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MILANO - «Il tribunale del popolo di Shenzhen ha ufficialmente dichiarato fallita la Jie Ande», una delle società "cassaforte" di Yonghong Li, presidente del Milan. Secondo quanto riporta una inchiesta del Corriere della Sera, la sentenza «secondo quanto emerso nelle ultime ore, ha spazzato via la gestione targata mister Li, responsabile del dissesto, e nominato con pieni poteri un avvocato dello studio legale Jindu di Pechino»

PATRIMONIO - Si legge ancora nell'articolo: «La Jie Ande è il principale azionista con l’11,4% di un’azienda quotata alla Borsa di Shenzhen ed era accreditata come la società più importante e più liquida tra quelle indicate nel curriculum ufficiale del finanziere cinese residente a Hong Kong che, meno di un anno fa, acquistò il Milan dalla Fininvest per 740 milioni. All’epoca la Jie Ande era già insolvente ma nessuno, tra banche, consulenti e controparte, lo verificò».

CREDIBILITA' - Il Milan ha un indebitamento verso il fondo Elliot di oltre 300 milioni, un debito che andrà rifinanziato per tranquillizzare l'Uefa. Fondamentale per i rossoneri un futuro nelle coppe europee. «E il commissariamento della Jie Ande - riporta ancora Milena Gabanelli nella sua inchiesta - conferma quanto fosse «drogato» quel patrimonio dichiarato dal cinese, comprensivo di miniere e altre proprietà difficilmente individuabili o quantificabili o attribuibili» anche se: «Dal commissariamento non ci sono effetti diretti sul club rossonero ma solidità patrimoniale e credibilità del suo presidente, già traballanti, subiscono un ulteriore colpo».

 


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