Gattuso: «A Milanello non pettiniamo le bambole!»

In conferenza stampa in Lussemburgo il tecnico rossonero irritato perché i giornalisti locali pensano che lui e i suoi giocatori non conoscano i calciatori del Dudelange. "Ci sarà da lottare e da soffrire anche se siamo più forti".
Gattuso: «A Milanello non pettiniamo le bambole!»© EPA
Andrea Ramazzotti
6 min

INVIATO IN LUSSEMBURGO - Rino Gattuso non si fida del Dudelange. Il tecnico rossonero, di fronte a una serie di domande che davano il Milan come strafavorito, a fine conferenza si è anche arrabbiato: “A Milanello non pettiniamo le bambole e non siamo qui in vacanza. Ci sarà da lottare per vincere”.

Gattuso, sulla carta il Dudelange difficilmente può impensierirvi. Cosa teme di questa gara?
Il calcio è cambiato molto e il Dudelange ha fatto un bel cammino per arrivare qui. Dovremo fare molta attenzione anche se abbiamo qualcosa più di loro, ma la partita inizierà sullo 0-0. Loro giocano un 4-4-2 con due linee compatte e hanno giocatori che possono metterti in difficoltà. Sinani ha un bel sinistro e l’allenatore è preparato, abile ad attaccare la profondità grazie a due punte che non danno mai una palla per persa.

E’ questo lo stadio più piccolo dove avete giocato?
Noi dobbiamo fare una bella partita e il fatto che lo stadio sia piccolo non conta. Non cerchiamo alibi. Ci sono squadre di dilettanti che sono arrivate in finale di coppa di Francia e domani affronteremo avversari che avranno tutti due mani e due gambe. Siamo abituati a impianti più grandi, ma anche giocare in quelli più piccoli ha il suo fascino. Nel calcio le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

Ci può fare un bollettino dei giocatori non convocati? Come sta Cutrone?
A Cutrone dà ancora un po’ di fastidio la caviglia e non è al 100% anche se ieri lo abbiamo provato con noi. Musacchio è fermo da due giorni. Gli altri sono rimasti a casa per fare un lavoro sulla velocità che anche gli altri faranno in futuro.

Perché il Milan la scorsa stagione e questa coinvolge poco gli attaccanti?
Mi sa che non hai visto le nostre partite di questa stagione… Noi gli attaccanti li coinvolgiamo perché Higuain è quello che tocca più palloni di tutti insieme a Biglia. Non lo troviamo negli ultimi 16 metri, questo è vero, ma miglioreremo. Lo scorso anno verticalizzavamo meno di quest’anno.

Quali insidie nasconde questa trasferta in Lussemburgo?
Se indossi la maglia del Milan hai tutto da perdere in partite come queste. Non si accende l’interruttore a un quarto d’ora dall’inizio, ma è da due giorni che ci prepariamo a questa sfida. E’ un sogno per tanti avversari vedersela con il Milan e noi dovremo essere bravi a interpretare la partita nel modo giusto ad avere la giusta mentalità e la giusta voglia. 

Cosa si aspetta dai nuovi che metterà in campo domani?
Anche la scorsa settimana in allenamento tanti di questi ragazzi mi avevano messo in grande difficoltà perché si allenano con entusiasmo. La squadra sta bene insieme, nello spogliatoio, e mi aspetto che i nuovi si sforzino di fare certi movimenti, di esprimere il nostro calcio, di verticalizzate e di muoversi da squadra.

Questa può essere la partita giusta per “lavare” via i 20’ che non le sono piaciuti a Cagliari?
Quei 20’ rimangono perché a livello di reparti abbiamo commesso degli errori dei quali abbiamo parlato. Non bisogna ripartire solo dagli errori di Cagliari, ma anche da quello che abbiamo fatto contro il Napoli e la Roma. Finora abbiamo espresso un buon calcio, ma non siamo stati costanti. La nostra bravura deve essere quella di far capire a questi ragazzi che sono buonissimi giocatori, con un ottimo potenziale, cose che a volte i ragazzi dimenticano. La paura va messa da parte: c’è gente qui che può fare ancora grandi cose in carriera con questa maglia.

Perché non avete svolto la rifinitura in Lussemburgo?
Negli ultimi anni facciamo così perché si viaggia molto. In Europa abbiamo sempre preparato la partita a Milanello, fin dallo scorso anno quando ci sono io. Perché la gara va studiata bene senza gente che si nasconde sui balconi e ti spia.

Cambierà qualcosa rispetto a domenica a Cagliari?
Qualcosa cambieremo, ma ci sarà comunque bisogno di rispetto per l’avversario. Nel calcio di sorprese ne ho viste tante. Dobbiamo giocare una partita importante in un girone di 4 squadre e dobbiamo passare il turno. Il Dudelange va affrontato con il coltello tra i denti, giocando palla a terra per vincere la partita e portare i tre punti a casa.

A che punto è l’ingresso in squadra di Halilovic?
E’ convocato e vedremo se giocherà 15’-20’, dall’inizio o 0’ minuti. Siamo tanti, 30 giocatori, e qualcuno deve rimanere fuori. Halilovic ha talento e deve continuare a lavorare. E’ un giovane con tanta tecnica.

Cosa ha portato Reina in uno spogliatoio con tanti giovani?
Pepe è un leader, uno che sembra nello spogliatoio da tanti anni invece è con noi da due mesi. E’ un ragazzo coerente che fa quello che dice. Parla di professionalità, di rispetto delle rete e poi quello che dice lo tocchi con mano. E’ un portiere che si allena con grande continuità e anche quando ha avuto un problema fisico, stava a Milanello per ore per curarsi. Gigio deve fare copia e incolla rispetto a come si comporta e fa il suo mestiere Reina.

Conoscete i nomi dei giocatori del Dudelange?
Cosa pensate che noi a Milanello pettiniamo le bambole o che siamo qui in vacanza? Noi rispettiamo l’avversario, non siamo venuti a fare una passeggiata. Noi sappiamo cosa ci aspetta. Sulla carta siamo più forti, ma nello sport le cose facili non ci sono. Possono diventare facili, ma ci sarà da combattere. Noi lo faremo e poi vinca il migliore.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milan, i migliori video