Milan con tre spine: tocca a Giampaolo

Un attacco con le polveri bagnate, il ruolo di Paquetà e i nuovi poco inseriti: il derby s’avvicina
Milan con tre spine: tocca a Giampaolo© Getty Images
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MILANO - Fuori da Milanello continua ad essere appeso il cartello “Lavori in corso”. La sosta per le nazionali, infatti, non ha risolto la situazione: troppe assenze hanno impedito di sfruttare il tempo a disposizione. E così il Diavolo di Giampaolo resta un cantiere aperto. Con ancora più urgenza, però, di completare il progetto. Il campionato non aspetta, come ha dimostrato il capitombolo di Udine, e la vittoria sul Brescia ha lasciato comunque alcuni interrogativi. Così la trasferta di domenica a Verona diventa un’altra tappa di avvicinamento. Mentre il derby con l’Inter del 21 settembre, a questo punto, è da considerare la data di consegna: oltre davvero non si potrà andare. Quali sono però i principali nodi che deve ancora sciogliere Giampaolo? Obbligatorio partire dall’attacco, che sin dalle amichevoli estive ha faticato a produrre gol. Poi c’è il rebus Paquetà: dove e come può incidere in questo Milan? Infine la questione nuovi acquisti: si è visto solo Bennacer, gli altri, per un motivo o per l’altro, sono ancora tutti da scoprire e capire.

Il discorso attacco parte da un dato di fatto: fino a Udine, Giampaolo ha lavorato su un’idea, vale a dire Suso trequartista dietro a due punte, ora di fatto accantonata. Di certo, i primi segnali incoraggianti, non hanno agevolato le scelte. Poi, a Cesena, ultima amichevole, è scattato l’allarme, amplificato poi dalla sconcertante prestazione in Friuli. Incassata la sconfitta, con onestà, Giampaolo ha ammesso che qualcosa andava rivisto. Ha cominciato con il Brescia, riportando Suso a destra, ma escludendo Piatek per far giocare Andrè Silva. E, all’indomani, proprio il portoghese è stato scambiato con Rebic. Insomma, si torna al 4-3-3, con il croato che andrà ad occupare la fascia sinistra. Basterà per dare finalmente efficacia alla manovra e per sbloccare Piatek? Lo scopriremo presto. Anche il polacco, però, si deve dare una svegliata. Magari il nuovo modo di giocare del Milan non lo metterà nelle condizioni ideali per esprimersi. Ma ha finito anche la scorsa stagione con il freno a mano tirato: una sola rete (Frosinone) nelle ultime 8 uscite con la maglia rossonera.

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