Milan, Maldini conferma Giampaolo: “È stata una nostra scelta”

Il dirigente rossonero non ha intenzione di esonerare il tecnico dopo il pesante ko di San Siro: “Serve tempo, lo sapevamo perché ci sono giocatori giovani”. L’allenatore: “Sono convinto delle mie idee”
Milan, Maldini conferma Giampaolo: “È stata una nostra scelta”© LAPRESSE
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MILANOTre giorni fa la squadra aveva fatto una partita ricca di personalità, mi era piaciuta. Oggi abbiamo giocato male a livello individuale con poco senso dell’ordine e della responsabilità collettiva. Gli spunti individuali possono lasciare spazio a disorganizzazione. Quando le cose non vanno bisogna avere la forza di aggrapparsi all’essere squadra, se penso di risolvere le cose individualmente penso di annegare nella difficoltà”. Marco Giampaolo non cerca scuse dopo il pesantissimo ko di San Siro contro la Fiorentina. La Curva Sud lo ha pesantemente contestato: “Cosa dico ai tifosi? I tifosi sono abituati a ben altro, pagano e tifano Milan, sono giustificati, non ho assolutamente nulla da dire. Noi dobbiamo andare oltre queste cose - ha detto a Sky Sport -. Mi assumo le mie responsabilità da allenatore e vado avanti perché sono convinto delle mie idee. Stasera la squadra sembrava che non avesse neanche fatto un allenamento insieme, è questo quello che mi infastidisce. Fino a tre giorni fa la squadra aveva dato buone risposte, oggi la partita pesava perché dovevamo vincere. Eravamo meno brillanti, meno reattivi mentalmente, più frenati. Ci è pesata un po’ di più. Devo tirar fuori il massimo dai calciatori, il mio obiettivo è rendere questa squadra più squadra possibile. Se non riesco a esprimere lo stile Milan in quanto a qualità ed estetica metterò dentro più quantità”.

Maldini conferma Giampaolo

Difenderemo sempre l’allenatore perché è una nostra scelta. Serve tempo e lo sapevamo perché ci sono giocatori giovani - ha detto in seguito Paolo Maldini confermando di fatto il tecnico rossonero -. Quattro sconfitte su sei sono tante ma la via d’uscita si trova attraverso il lavoro. Finché la leadership dell’allenatore non arriva qualcosa paghiamo. Puntando sui giovani certe cose vanno considerate. Certo pensavamo di fare meglio, la qualità del gioco non è soddisfacente. I calciatori devono fare autocritica e anche noi stessi. Siamo solo alla sesta giornata, sappiamo che le situazioni si possono ribaltare in un attimo ma quello che preoccupa è una sorta di involuzione della squadra dalla partita di Torino. Una delle spiegazioni può essere anche che giocare a San Siro non è facile, è una cosa importante che a volte non si calcola. La maglia del Milan è molto pesante, con una storia pesante e senza avere la squadra di una volta".


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