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MILANO - Quattro sconfitte nelle prime sei partite non accadevano da ottant’anni. Il Milan si ritrova subito a rincorrere in classifica, essendo a -12 dall’Inter capolista, e con una situazione psicologica disastrosa dopo il pesantissimo ko interno contro la Fiorentina, il terzo consecutivo. E se nella partita precedente con il Torino c’erano stati leggeri segnali di risveglio dal punto di vista del gioco, contro la squadra di Vincenzo Montella i rossoneri si sono completamente consegnati all’avversario. Dopo aver accumulato solamente sei punti nelle prime sei giornate di campionato è partito il processo al Milan, e non si esclude nessuna figura all’interno del club. Dalla proprietà alla dirigenza, passando per l’allenatore e i giocatori, hanno tutti una porzione di responsabilità dell’attuale momento difficile che sta attraversando il club. La tifoseria ha manifestato con una protesta eclatante il disappunto nei confronti delle tre componenti principali e nella sda di domenica sera sono piovuti fischi in maniera incessante dall’inizio alla fine del match. Tutto questo è accaduto sotto gli occhi della dirigenza e di Gorgon Singer, figlio del proprietario del fondo Elliott, che ha potuto costatare in maniera diretta il tremendo momento che attraversa il mondo rossonero. […]
Boban e Maldini nel mirino: il Milan è troppo giovane
In un collettivo i problemi vanno suddivisi tra tutte le componenti, e nella difficoltà che attraversa il Milan la dirigenza ha la sua percentuale di responsabilità. Una delle critiche più frequenti che viene rivolta a Boban, Maldini e Massara riguarda l’allestimento della rosa consegnata a Marco Giampaolo in estate. In primis c’è il problema dell’età, poiché composta da troppi giovani che alla prima difficoltà s’impauriscono e non danno il meglio sotto pressione. Giocare con la maglia del Milan è difficile, e farlo in una piazza affamata lo è ancora di più. La dirigenza ha scelto, in condivisione con la proprietà che ha dettato le linee guida sotto l’aspetto economico, di puntare su tanti ragazzi inesperti. Il Milan ha una delle formazioni più giovani dell’intero campionato e quest’aspetto nei momenti complicati conta parecchio. […]
Giampaolo in crisi, al Milan manca il gioco
Marco Giampaolo è nel pieno della bufera. Il tecnico rossonero dopo aver collezionato solo due vittorie in sei gare di campionato, è entrato nell’occhio del ciclone e potrebbe vacillare del tutto nelle prossime ore. La dirigenza valuta di cambiare guida tecnica non solo per le tante sconfitte accumulate in questo periodo, ma in primis per la qualità del gioco espressa dai suoi ragazzi. L’ex mister della Samp è in difficoltà, la squadra contro la Fiorentina non ha seguito le sue indicazioni ed è stata in balia dell’avversario per tutta la gara. Emblematica la frase di Giampaolo nel post partita, quando ha dichiarato: «La squadra è scesa in campo come se non si fosse mai allenata insieme», a sottolineare la confusione tra i giocatori e la non consapevolezza di ciò che bisognerebbe fare in partita. Anche una sorta di critica verso sé stesso e suoi collaboratori se il gruppo contro la Fiorentina non ha saputo attuare i movimenti provati nei due giorni precedenti. Giampaolo però ha sempre avuto inizi complicati nelle sue esperienze passate, ha già sperimentato la sensazione di essere in bilico, ma questa volta è diverso perché si trova alla guida di una big. […]
Calhanoglu, Suso e Biglia: fischi da tutto lo stadio
Sono loro a determinare alla fine il destino di una squadra e del proprio allenatore. I giocatori del Milan negli ultimi anni sono sempre stati al centro di grandi discussioni, in particolare per la qualità di alcuni interpreti. Responsabilità che sono state sempre nascoste dagli esoneri dei tanti allenatori passati dalle parti di Milanello, ma tanti giocatori in questo inizio di campionato sono finiti nel mirino dei tifosi per scarsa applicazione e per i tanti errori commessi. Emblematici i fischi per alcuni senatori del gruppo come Suso all’uscita dal campo contro la Fiorentina, oppure per Lucas Biglia alla lettura delle formazioni, a testimonianza della grande insofferenza nei confronti di un gruppo di giocatori che da anni continua a ripetere gli stessi sbagli. Sul banco degli imputati è finito lo spagnolo Suso, ancora a secco di gol eppure sempre titolare in queste sei apparizioni in campionato. […]