Milan, Pioli va più lento di Giampaolo

Il nuovo tecnico ha la media di 1 punto a partita, il predecessore di 1,29: la corsa alla Champions e all'Europa League è più difficile
Milan, Pioli va più lento di Giampaolo© LAPRESSE
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MILANO - Il “nuovo” Milan viaggia più lento del “vecchio”. Con Giampaolo in panchina, infatti, la media punti a partita era di 1,29, Pioli invece ne ha raccolti 4 in 4 giornate: quindi, media spaccata a uno. Attenzione, non significa che ora tutta la colpa sia del tecnico parmigiano. Non è sua, come non lo era di chi lo ha proceduto. Hanno certamente commesso qualche errore e Giampaolo si era certamente infilato in un tunnel, di cui faticava a trovare l’uscita. Ma la realtà racconta che l’organico del Milan ha seri limiti e tirare la coperta da una parte significa scoprirsi dall’altra. "Crediamo ancora alla Champions, per questo abbiamo deciso di cambiare", è stato il messaggio lanciato dalla società il giorno della presentazione di Pioli. Ebbene, da allora, la distanza dal quarto posto è raddoppiata, passando da 4 a 8 lunghezze. E si è complicata pure la corsa all’Europa League: sempre 8 punti di distacco invece di 2. Ecco, forse lanciarsi in quel proclama non ha giovato. Ha finito per aumentare le pressioni su una squadra, già di per sé debole mentalmente. Per di più attesa da un calendario assai complicato. E non è finita qui, visto che i prossimi appuntamenti saranno con Juventus e Roma. Insomma il rischio è che la situazione possa perfino peggiorare.

Quando i problemi sono tanti e le responsabilità molteplici non è mai semplice individuare le soluzioni. Il mercato può essere una. E la difesa è il reparto già identificato per intervenire. Solo che mancano ancora 2 mesi e per gennaio la stagione del Diavolo potrebbe essere talmente compromessa da sconsigliare di intervenire. Per di più quali sono i margini di manovra di Boban e Maldini? In occasione dell’Assemblea dei soci della scorsa settimana, Gazidis aveva proprio sottolineato il volume degli investimenti effettuati per rafforzare la squadra: 157 milioni distribuiti su 3 sessioni. E’ una cifra ingente e se lo scorso agosto ci si è fermati è proprio perché non era possibile andare oltre. Altrimenti i conti, invece di migliorare, come vuole Elliott, finirebbero per peggiorare. Certo le prospettive potrebbero cambiare in caso di qualche cessione importante, ma la stessa proprietà ha escluso che possa avvenire a metà stagione.

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