Milan, Ibrahimovic ha firmato per sei mesi

A distanza di 7 anni dal suo addio, lo svedese torna ufficialmente a vestire la maglia rossonera: ha scelto la numero 21. Opzione per il rinnovo legata agli obiettivi personali
Milan, Ibrahimovic ha firmato per sei mesi
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MILANO - Per il Milan è stato lo Z-Day. Zlatan Ibrahimovic ha riabbracciato i colori rossoneri a distanza di 7 anni dall'ultima volta, pronto per iniziare una nuova avventura in Serie A dopo aver concluso da protagonista assoluto quella nella Major League Soccer statunitense, da giocatore dei Los Angeles Galaxy. Subito le sue parole. "In queste ultime due-tre settimane ho parlato più con Boban e Maldini che con mia moglie. Però tutto è andato bene, alla fine sono qua. Sono tutti contenti - aggiunge lo svedese -, mi hanno fatto le congratulazioni, finalmente è ufficiale. Ho tanti bei ricordi, molti positivi. Il Milan è un grande club, una grande squadra e un grande San Siro. Cosa segna lo Zlatanometro? Duecento".

Milan, il giorno di Ibrahimovic

Il filo rosso che lega le prime quattro tappe dell'Ibrahimovic-bis al Milan è l'elettrizzante eccitazione dei tifosi. All'uscita dei voli privati di Linate (lo svedese è atterato intorno le ore 11:30), Zvominir Boban deve supplicare per creare un varco tra la folla. Alla Madonnina la vettura viene letteralmente presa d'assalto da un centinaio di persone in delirio, disposti ad aspettarlo al freddo per tre ore e mezza. A Casa Milan basta un saluto con la mano da dietro un vetro per scatenare i cori dei trecento invasori della nuova rotatoria Kilpin e alimentare gli sfottò ("chi non salta nerazzurro è…") contro l'Inter. A Milanello la sicurezza preferisce far entrare lo svedese da un ingresso secondario per evitare la calca ai cancelli. Un delirio già vissuto recentemente per gli arrivi di Leonardo Bonucci e Gonzalo Higuain, giocatori nel fiore degli anni che hanno lasciato però ricordi alterni nella loro esperienza rossonera: Ibrahimovic va per i 39 anni ma da queste parti ha lasciato un segno profondo e non è mai stato dimenticato, ultimo grande monumento di un Milan vincente.

Ibrahimovic: "Il Milan è casa mia"

Un affetto sempre contraccambiato, nonostante il suo lungo peregrinare tra Parigi, Manchester e Los Angeles. "Il Milan è casa mia - le sue prime parole appena sceso dalla scaletta dell'aereo -, sono molto contento per questo mio ritorno. È una grande emozione per me, sono stato in altre squadre ma finalmente sono tornato. Questo è l'importante. Sto aspettando tutti a San Siro e spero di far saltare ancora San Siro come prima". Una giornata frenetica, in attesa della conferenza di domani mattina: lo sbarco, le visite, la firma sul contratto di sei mesi (con rinnovo automatico allo scattare del raggiungimento del 50% delle presenze), la foto tra Gazidis-Boban-Maldini-Massara, la scelta del numero 21 (la 11 resta occupata da Borini), il saluto a Pioli e al suo staff e il primo allenamento, personalizzato in palestra e non sul campo. La squadra, infatti, aveva già lavorato dopo pranzo e aveva già lasciato il centro sportivo. Ibrahimovic dovrà così presentarsi domani a tutti i suoi nuovi compagni (del 2012 è rimasto solo Bonera, ora collaboratore tecnico) e, in caso di necessità, metterli in riga con l'esempio. "Carico e motivato", lo definisce così chi lo ha accompagnato per tutto l'arco della giornata. La dimostrazione è nella prima sessione di lavoro a Milanello: 45 minuti di lavoro che non erano stati programmati in precedenza. Anno nuovo, stesso Ibrahimovic.

Ibrahimovic al Milan, contratto e conferenza

Il 38enne svedese si lega al Diavolo con un contratto di sei mesi fino al 30 giugno 2020 per 3,5 milioni di euro netti, con opzione per la stagione successiva (la presentazione ufficiale invece è in programma nella giornata di venerdì alle 10, nella sede rossonera). La conferma se la dovrà guadagnare sul campo, raggiungendo la quota del 50% di presenze (in questo caso il prolungamento sarebbe automatico, con stipendio annuo da 6 milioni più bonus) e possibilmente trascinando la squadra di Pioli verso un posto in Europa (che tra l'altro garantirebbe a Zlatan un premio da 500mila euro). Difficile possa riuscire a essere in campo già il 6 gennaio contro la Sampdoria, ma la tentazione c'è e molto dipenderà dall'esito degli esami di oggi.

Milan, Ibrahimovic ha scelto il numero 21: ecco perché

Attraverso un video postato sul proprio account Twitter, il Milan ha reso noto che Ibrahimovic indosserà la maglia numero 21. Nel filmato, l'acronimo IZ (Ibrahimovic Zlatan) s'inverte rapidamente in ZI, trasformando quindi le lettere in numeri, il due e l'uno per l'appunto, andando a formare quel 21 che verrà stampato sulla maglia rossonera dello svedese. Ma perché il 21? "È il numero del mio figlio più grande, ho fatto vedere ai miei figli tutti i numeri che erano disponibili e hanno scelto il numero 21", ha detto Ibra. Che poi aggiunge, intervistato da Milan Tv: "L'obiettivo è aiutare il club, aiutare la squadra a migliorare la situazione, poi come obiettivo individuale fare il meglio possibile. Io non ho mai paura. Da bambino aveva tanta fame, tanta voglia, tanta fiducia in se stesso, proprio come oggi".


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