Milan, Pioli: "Ibrahimovic è carico, possibili le due punte"

Il tecnico rossonero: "Dobbiamo ritrovare la vittoria. Piatek? Vorrei spostare le lancette a fine mercato"
Milan, Pioli: "Ibrahimovic è carico, possibili le due punte"© LAPRESSE
5 min

MILANO - Il Milan, esaurito l'entusiasmo per l'arrivo di Zlatan Ibrahimovic, va alla ricerca di punti facendo visita al Cagliari, reduce da tre sconfitte e un pareggio nelle ultime 4 uscite stagionali. Stefano Pioli però prende l'avversario con le molle: "Il Cagliari sta facendo molto bene, nonostante le ultime sconfitte. Conosciamo bene le loro caratteristiche, dovremo stare attenti. Dovremo essere propositivi. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e a tornare a vincere. Per noi è stata una settimana importante. Dobbiamo trasformare il volume di gioco in qualità. Ibra ha lavorato tutta la settimana, sta bene, è carico". Proprio il neo numero 21 rossonero ha stretto un legame particolare con Leao: "Dai grandi campioni - le parole di Pioli - può imparare tante cose. Leao non è ancora un giocatore completo e avere di fianco uno come Ibra potrà aiutarlo a crescere maggiormente". Anche il rapporto tra Pioli e lo svedese particolarmente intenso: "Normale che tra allenatore e un giocatore così importante ci sia dialogo continuo, arriva un giocatore che non si è allenato con la squadra e quindi devo capire cosa serve a lui per fare di più, per la posizione sul campo, è un valore aggiunto e deve essere messo nelle condizioni giuste per farlo rendere al meglio. L'abbiamo preso per migliorare la squadra. E' al centro del progetto. Consigli da parte sua? La prima cosa che mi ha detto Ibrahimovic è che lui è qui per fare il giocatore. Io invece faccio l'allenatore". A Cagliari Ibra non giocherà 90': "Non credo abbia una partita intera nelle gambe, poi toccherà a me decidere se farlo partire dall'inizio o meno. Io l'ho visto bene in settimana, ma non gioca da un po' quindi normale che non abbia i 90' nelle gambe".

Pioli e il Milan due punte 

L'avvento di Zlatan porta anche all'azione di un cambio modulo con un Milan a due punte: "Abbiamo provato diverse cose. Le due punte sono una possibilità. Quando le cose non vanno bisogna trovare delle soluzioni. Se cambierò qualcosa è per provare ad essere più concreti. E' giusto provare qualcosa di nuovo per risolvere i nostri problemi, in primis quello del gol". Per Pioli sarebbe necessario alzare anche il livello di cattiveria di squadra: "Tutto è allenabile. Abbiamo focalizzato il nostro lavoro soprattutto sugli ultimi 20 metri. Ci siamo allenati su questo, cercando di essere più determinati possibili. Per fare gol serve qualità e determinazione". Tra i più deludenti di questa prima parte di stagione c'è Piatek, più volte accostato alla lista dei partenti: "Se potessi sposterei le lancette alla fine del mercato. Dobbiamo convivere con queste voci. Siamo solo concentrati sulle partite di domani. Piatek è convocato per domani e quindi è a disposizione". Le voci di mercato sono sempre un elemento di distrazione: "In settimana ho visto i ragazzi concentrati. Non possiamo permetterci di pensare ad altro. Domani vogliamo tornare a vincere. Non dobbiamo farci distrarre dal mercato". Il tecnico spiega la scelta delle esclusioni di Kessie - preferito Krunic contro la Samp - e Paquetà: "Avevo visto meglio Krunic di Kessie. Io devo fare delle scelte, ma non è che chi non gioca è fuori dalle mie scelte. Tutti quelli che sono qui fanno parte del progetto. Paquetà? Adesso sto facendo altre scelte". Discorso simile per Bonaventura: "E' stato fuori a lungo, è normale avere un calo. Ha avuto qualche problema, non si è potuto allenare bene e quindi il suo rendimento ne ha risentito. Sta lavorando per tornare in forma". Tornando sul tema caldo del mercato, Pioli commenta la cessione di Caldara: "Sono state fatte delle valutazioni dal punto di vista tecnico e fisico". Il tecnico rossonero chiede un centrale di difesa: "Ne abbiamo tre, c'è anche Gabbia. E' chiaro poi che dovrà arrivare un altro centrale". Capitolo Suso: "Non partecipo ai processi mediatici e pubblici. Io dico ai miei giocatori di credere in se stessi anche nei momenti difficili. Come uno affronta le difficoltà dice che persona e che giocatore sei. Dobbiamo reagire con orgoglio. Politano? Non parlo di giocatori che non sono del Milan".


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milan, i migliori video