Bennacer, la luce giusta per il Milan

L’algerino è capace non soltanto di contrastare ma anche di dare qualità e sostanza alla fase offensiva
Bennacer, la luce giusta per il Milan© LAPRESSE
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MILANO - Si può considerare un buon Ufficiale ma sicuramente poco Gentiluomo. Ismail Bennacer (22 anni) è diventato uno dei punti di riferimento del Milan già dopo pochi mesi dal suo arrivo a Milanello dove si è fatto apprezzare da subito nonostante le fatiche estive in Coppa d’Africa. Peccato in campo che la sua fedina disciplinare si sia aggravata in maniera esponenziale, almeno quanto la sua consacrazione come leader del centrocampo. Le 26 giornate finora regolarmente disputate nel campionato di Serie A l’hanno visto utilizzato in 20 partite. Le altre 6 l’hanno visto 4 volte in panchina (3 con Giampaolo, una con Pioli) e due in tribuna. In questo caso a causa di altrettante giornate di squalifica determinate dalle 12 ammonizioni che hanno caratterizzato la maggior parte delle sue prestazioni in maglia rossonera.

Il futuro

Bennacer era stato acquistato (l’Empoli ha incassato dal Milan 16 milioni di euro) per essere un’alternativa a Biglia. Ma l’ex-laziale ha fallito anche la sua terza «chance» rossonera contaminato, fin dal suo arrivo, da una incredibile serie di infortuni. L’algerino non si è tirato mai indietro, adattandosi a ogni evenienza e sacrificandosi anche con il gioco duro per evitare guai più seri ai fragili Milan di Giampaolo e Pioli. Comunque la sua resa migliore la sta fornendo in coppia con il solo Kessie. I due sono complementari. Fra l’altro la prestanza fisica dell’ivoriano consente a Bennacer di potersi esibire anche come suggeritore fino al limite dell’area di rigore avversaria. Sicuramente anche nel Milan 2020-21 ci sarà posto per il mediano algerino. Il club rossonero è in fase di completa ristrutturazione. Tutte le aree di competenza (manageriale, tecnica, agonistica) cambieranno in maniera drastica. Ma l’ex-Empoli rientra perfettamente nell’identikit imposto dal Fondo Elliott: giovane, di prospettiva (anche per una futura cessione), a maggior ragione accreditato da un ingaggio (1,5 milioni di euro a stagione garantiti fino a 30 giugno 2023) assolutamente in linea con le nuove disposizioni societarie.

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